
Si sa le abitudini sono abitudini, quella italiana è di iniziare il nuovo anno con i famosi “rincari”. Infatti dal primo Gennaio, muoversi in Campania, sarà più costoso. Iniziamo dal trasporto pubblico. La vera novità del nuovo anno, è il ritorno al passato. Sembra un paradosso ma è così. Nel 2001 nacque il consorzio Unico Campania con lo scopo di integrare in un unico biglietto, tutti i mezzi di trasporto campani e di conseguenza abbassare le tariffe. I vantaggi per i viaggiatori furono notevoli: pensate alla comodità di avere un solo biglietto in tasca anziché averne tre-quattro delle diverse aziende di trasporto.
Ebbene, nel 2015 si farà un passo indietro in quanto, pare che i ricavi per le singole aziende – Eav, Anm, CLP etc – siano stati inferiori alle aspettative. La notizia positiva, è che il biglietto UnicoCampania non sparirà del tutto ma, sarà affiancato a quello delle diverse aziende seppur – qualcuno dirà ovviamente – con una lievitazione dei prezzi. Ma vediamo alcuni esempi: il biglietto singolo aziendale per una corsa singola costerà €1 mentre il “tradizionale” biglietto orario di 90’ Unico Campania costerà €1,50; raggiungere Napoli da Portici o Casoria costerà €1.50 con il biglietto aziendale mentre, €2.00 con il biglietto Unico Campania con durata di 100′. I vecchi titoli saranno utilizzabili al massimo fino al 31/01/15 mentre a partire dal primo Gennaio e fino al 31 Marzo, si potrà chiederne la sostituzione presso i point del Consorzio Unico Campania (ad esempio Vanvitelli) pagando eventuali differenze.
Le singole aziende di trasporto sono molto ottimiste in quanto prevedono forti ricavi. Al cittadino non resta che valutare, prima di intraprendere il viaggio, quale biglietto rispecchi le sue esigenze ma, soprattutto sperare che gli eventuali ricavi dovuti da questa piccola “rivoluzione tariffaria” siano investiti per il miglioramento di tutto il trasporto campano.
Passiamo agli aumenti legati ai pedaggi autostradali.
Le associazioni dei consumatori sono sul piede di guerra in quanto le aziende che hanno in concessione le autostrade italiane – galline dalle uova d’oro – hanno chiesto allo Stato centrale, aumenti fino al 9%. Per quanto concerne la Tangenziale di Napoli, il pedaggio dovrebbe passare dagli attuali €0,95 cent a 1€ tondo. Ricordiamo che in Europa esso è l’unico asse viario a pagamento interno ad una città. Il pedaggio fu introdotto nel 1972 per ripagare le spese di costruzione e doveva rimanere in vita fino al 2001 ma, la storia la conosciamo tutti: i napoletani per attraversare la propria città, devono pagare e subire – per giunta – annuali aumenti. Fortunatamente pare – il condizionale è d’obbligo – che per l’autostrada Napoli-Salerno non ci saranno aumenti. Toccherà al Ministro Lupi, autorizzare questi ennesimi ed ingiustificati, rincari autostradali.
Ecco di seguito il tariffario: