
Napoli è una città ricca di edifici di culto e soprattutto, in questo periodo, pre-natalizio è uno spettacolo assistere alle decorazioni che risaltano in ogni angolo. Il nostro tour inizia dalla famosissima Chiesa di San Francesco di Paola. Chiunque non può non conoscere questo tempio di sublimità e bellezza. Fu Ferdinando I delle due Sicilie a volere fortemente la realizzazione di questa splendida chiesa, essendo gran devoto di San Francesco di Paola, il quale profetò che Napoli sarebbe stata il centro più importante e popolato dell’intero Regno. La chiesa si erge nella splendida Piazza del Plebiscito, che si contraddistingue per la forma ellittica e per la presenza del Palazzo Reale che sembra riecheggiare il modello di Piazza San Pietro. Nei due fuochi dell’ellisse vi sono le statue di Carlo III e Ferdinando I. La facciata della Chiesa è caratterizzata da un pronao di sei colonne ioniche con le più interne, di marmo di Carrara, e due pilastri sormontati da un frontone a campo liscio. La Basilica ricorda il Pantheon di Agrippa, sito in Roma. Le 32 colonne che sostengono la cupola sono di stile corinzio, mentre affreschi e quadri del 1800 arricchiscono, ancor ulteriormente, la stessa. Un’altra chiesa stupenda è quella di San Domenico Maggiore.
Voluta da Carlo II d’Angiò, è ubicata presso l’omonima piazza, nel cuore del centro storico di Napoli. L’interno consta di tre croci latine su archi gotici con cappelle laterali ed è ricco di dipinti di Cavallini,Solimena e De Vivo. La sagrestia è suggestiva ed è a forma rettangolare con pavimenti in marmo e arredi lignei dove ci sono 45 casse sepolcrali delle figure nobiliari del Regno di Napoli. Continuando il nostro giro tra gli edifici di culti, storici di Napoli, troviamo la basilica di San Lorenzo Maggiore che è una delle più antiche chiese di Napoli. Si trova nel centro antico della città, presso piazza San Gaetano. Giovanni Boccaccio la definì “grazioso e bel tempio” e si dice che qui egli incontrò Fiammetta.
La facciata presenta un portale gotico, , che ancora offre alla vista gli originari battenti lignei trecenteschi, ciascuno suddiviso in 48 riquadri in un discreto stato di conservazione. Peculiare è porre l’attenzione sul campanile, del XV secolo, eretto a più riprese, in sostituzione di quello preesistente. La torre, di forma quasi quadrata, è a quattro piani e, per la sua posizione nel centro della città è stata al centro di svariati fatti storici. La basilica ha una pianta a crocieracon cappelle laterali aperte da archi acuti che si aprono sull’unica navata coperta (così come il transetto) da capriate.
Altra meraviglia è il complesso monumentale di S. Chiara ebbe inizio nel 1310, per volontà del re Roberto d’Angiò. I lavori, furono eseguiti sotto la direzione di Gagliardo Primario e Lionardo di Vito. Nel 1340 la chiesa fu aperta al culto. La chiesa si presenta oggi nelle sue originarie forme gotiche, con una facciata a larga cuspide, nella quale è incastonato l’antico rosone traforato, con il pronao dagli archi a sesto acuto e l’interno con un’ unica navata, su cui si aprono dieci cappelle per lato. La copertura è a capriate.Alle spalle dell’altare è situato il Coro delle clarisse, composto da tre navate. Su una parete sono visibili i frammenti di un affresco raffigurante la Crocifissione, in cui si riconosce la mano di Giotto, chiamato a decorare le pareti della chiesa nel 1326. Nel 1742 la chiesa subì delle modifiche ad opera dell’architetto D. A. Vaccaro. Fastosi rivestimenti donarono al complesso un aspetto barocco: l’interno fu ricoperto da marmi policromi, stucchi e cornici dorate.
Un’altra basilica, molto importante, è quella di San Giovanni Maggiore. Inagibile a lungo, è stata riaperta solo nel 2012, per alcuni lavori di manutenzione. Si trova a via Mezzocannone ed è caratterizzata da una navata centrale ed altre due laterali, con nove cappelle cinque situate lungo la navata sinistra e quattro lungo la navata destra, e un transetto con due cappelloni ai lati. Il soffitto non ha raffigurazioni particolari, specialmente dopo il crollo del 1970.
Analoga sorte è toccata alla Basilica di Santa Lucia a Mare. Essa sorge nel rione Santa-Lucia, nei pressi del centro storico di Napoli. La storia narra che sia stata fondata per intercessione di Costantino, ma non trovano dei riscontri in grado di confermarlo. Il nome deriva dall’esposizione della chiesa vicino al mare, prima dell’espansione del borgo. All’interno vi sono dipinti di Santa Lucia, in prossimità dell’altare maggiore. Purtroppo le opere medioevali sono state perse dopo i conflitti mondiali.
Infine, ecco, la Basilica di Santa Restituta. Questa meravigliosa basilica è raggiungibile dalla navata di sinistra, attraverso una porta che, di fatto, rappresenta effettivamente la terza cappella del Duomo.In origine, questa cappella, era una basilica indipendente di origine paleocristiana, accorpata alla cattedrale in un secondo momento, e fu fondata da Costantino I nel IV secolo d.C. Purtroppo, nel corso dei secoli, restauri e rimaneggiamenti ne hanno alterato l’aspetto iniziale. Era composta da cinque 5 navate e, probabilmente, da 5 ingressi, uno per navata. Due di essi, però, furono murati in seguito a lavori di rafforzamento resi necessari dal terremoto del 1456 e, le corrispondenti navate, riadattate in cappelle. Inoltre, era molto più lunga di quello che si può vedere oggi e si estendeva fino alla larghezza della navata centrale in epoca angioina; anche in questo, però, la struttura fu in parte demolita per lasciar spazio alla nuova costruzione medievale.Nel 1692, la basilica, dopo vari restauri dovuti ai danni provocati dal terremoto, la basilica fu riaperta.
Un’altra modifica alla struttura originaria si ebbe nel 1742 ad opera del cardinale Spinelli che murò i due rimanenti ingressi laterali e sistemò nella navata sinistra i monumenti funerari dedicati ad Alfonso Carafa e Alfonso Gesualdo.Da questa cappella è possibile accedere al Battistero di San Giovanni in Fonte, risalente anch’esso al IV secolo, ritenuto il più antico d’occidente.