
La cravatta, simbolo per eccellenza dell’eleganza maschile, a Napoli, grazie alla storica sartoria Maison Cilento 1780, si rinnova in maniera particolare. Nasce infatti, “la cravatta del ladro” caratterizzata da una pioggia di banconote e un’immagine più che eloquente: un omino bendato con il malloppo sulle spalle.
L’idea come spiega Ugo Cilento, rappresentante dell’ottava generazione della famiglia di maestri della sartoria alla guida della maison partenopea, è quella di non perdere mai il gusto dell’ironia anche di fronte a problemi gravi (oggi più di prima) come quello della corruzione. Citando poi una celebre frase di una delle commedie più belle di Eduardo De Filippo, Napoli Milionaria, che ormai è entrata a far parte della tradizione napoletana aggiunge: “Vogliamo essere ottimisti e strappare un sorriso anche perché adda passà a’nuttata”.
La simpatica cravatta che è disponibile nei tre colori classici (rosso, blu e navy) con i microdisegni delle banconote ricamati sulla seta e l’immagine del piccolo ladro, anch’essa ricamata sul codino, fa parte della collezione che la maison ha voluto dedicare alle professioni e ai mestieri: 40 cravatte che ironicamente raccontano il lavoro di politici (con le urne), cuochi (con cappellini da chef), giornalisti (con la penna stilografica), avvocati (con la toga), fino ad arrivare a quella dedicata ai playboy (con i cuoricini). Un’idea che ha riscosso grande successo considerando le vendite elevate, soprattutto per le cravatte dedicate ai giornalisti, avvocati e commercialisti. Lo stesso successo però, non ha avuto proprio la cravatta del ladro, visto che sono stati venduti solo pochi esemplari. Ma nonostante ciò con la stessa ironia che ha portato alla nascita di queste cravatte, Ugo Cilento ha commentato: “Non è una cravatta che è andata a ruba”.