
Il Sindaco di Napoli Luigi de Magistris

L’ultima decisione del Consiglio di Stato regala un sospiro di sollievo al Sindaco di Napoli. Respinti i ricorsi del governo e di due associazioni contro la decisione del Tar Campania. In settimana, anche l’associazione nazionale dei comuni (ANCI) si era schierata a favore di una conferma della sospensiva del Tar. Il Sindaco può tornare al palazzo, al contempo però, ha imparato ad apprezzare il ritorno di popolarità che gli ha donato il fatto di reinventarsi sindaco di strada, per via dello spodestamento temporaneo. Su Twitter: “Napoli ti amo”. Ha vinto il popolo, hanno vinto i napoletani, ha vinto Napoli. Napoli ti amo» ha poi twittato ieri sera de Magistris.
Il Sindaco ha incassato, si ricorda, la condanna in primo grado per l’inchiesta “Why not” e per questo ha subìto la sospensione dalla carica di Sindaco. L’importante è che la città di Napoli ritrovi un amministratore a tempo pieno, perché ce n’è bisogno. Bagnoli ne ha bisogno perché molto del rilancio della città dipende proprio dal quartiere dove aveva sede il complesso Italsider, vent’anni fa. Napoli oggi ha bisogno di ritrovare le proprie origini e di riscoprire le proprie energie, le proprie risorse e Bagnoli è una risorsa dal potenziale enorme. Lo Sblocca Italia ha eliso il Comune dal processo decisionale e ha scatenato le ire di De Magistris che sul blog lamenta la riduzione del territorio a “laboratorio di commissariamenti”. Come non dargli torto, anche se occorre ricordare anche che in Regione Campania il commissariamento della sanità ha portato qualche risultato positivo. Intanto, del Commissario non si è avuta traccia (chissà forse oggi?), ma in ogni caso, come ribadisce anche Bassolino è una procedura sbagliata quella di non sentire il Sindaco e solo il Presidente della Regione per una nomina così importante per il destino della città.