
Libanny Mejia Lopez, 29 anni, ed il figlio Denzel Leandro, 3 anni e mezzo, la notte tra il 3 ed il 4 marzo 2014 sono stati uccisi nella loro casa in via Paolo Segneri 4 a Milano, zona Lorenteggio. La giovane ragazza dominicana si trovava riversa, in una pozza di sangue, nuda e con un profondo taglio alla gola. Il cadavere del piccolo Leandro, invece, con la gola tagliata si trovava nel bagno. A fare la terribile scoperta, la madre della ragazza. Il colpevole di tutto questo è stato Victor Hugo Menjivar che, dopo un lungo interrogatorio, ha confessato il duplice omicidio. L’uomo, un salvadoregno di 37 anni, si trovava a casa di Libanny poiché il figlio era amico del piccolo Leandro. Dopo aver violentato la ragazza, che non aveva ceduto ai suoi approcci, l’ha uccisa con un coltello dalla lama affilata di 15 centimetri. Tutto questo poiché lei l’aveva minacciato di confessare tutto a sua moglie, incinta di otto mesi.
Il bambino ha assistito alla scena e così, incolpevole, anche lui è stato ucciso. Menjivar, come lui stesso ha confessato, ha agito sotto l’effetto dell’alcool poiché, quella sera, aveva bevuto più di venti birre. Ed ora, ad otto mesi di distanza, si torna a parlare di questo duplice omicidio. Il pubblico ministero di Milano, Gianluca Prisco, ha chiesto l’ergastolo per l’uomo, che è stato accusato di duplice omicidio volontario aggravato da futili motivi. Il salvadoregno si è pentito di ciò che ha fatto ed ha chiesto scusa per il suo gesto in una lettera aperta per poi chiedere perdono anche nell’aula del tribunale. La sentenza definitiva vi sarà il 26 novembre. Nel frattempo, la Procura di Milano ha attivato i servizi sociali al fine di seguire il figlio dell’imputato e la moglie. Per quanto riguarda, invece, i legali di parte civile la loro richiesta è un risarcimento di un milione di euro per ogni familiare della vittima.