
Si è conclusa ieri sera la sagra del Pomodoro, a Striano, in provincia di Napoli, un appuntamento giunto ormai alla sua 13ͣ edizione che ha coinvolto l’intera comunità locale, molto indaffarata quest’anno per creare un evento davvero alternativo. In un’ottica “green”, in simbiosi con la tendenza del momento, la manifestazione si è svolta ponendo in primo piano il risparmio e la cura per l’ambiente, con l’uso di piatti e stoviglie completamente riciclabili e prodotti a chilometri zero, per ridurre al minimo i costi ed offrire così dei prezzi delle pietanze accessibili a tutti.
Obiettivo della kermesse, valorizzare il pomodoro DOP “ San Marzano”, un frutto sacro di queste terre, che beneficiando della loro fertilità, da anni donano posti di lavoro e un sugo di pomodoro di qualità, cibo rinomato e ricercato in tutto il mondo. L’enogastronomia, ben organizzata nel servizio, offriva un menù fisso con piatti a base di pomodoro, con tanto di pizza fritta napoletana e vino locale.
A fare da contorno, un mercatino artigianale di hobbisti locali, qualche stand gastronomico tipico della cucina del sud Italia, oltre a tanta buona musica. La Proloco di Striano, ente organizzatore, nella figura del Presidente Antonio Risi e della vicepresidente Laura Ferrara, con il patrocinio del Comune di Striano, e in collaborazione con Legambiente, sembrano soddisfatti della manifestazione conclusa. I guadagni della serata saranno investiti in altre attività in loco per migliorare la qualità della vita dei cittadini, attraverso nuovi corsi creativi, di cucina, di fotografia come già proposti dallo stesso ente in passato. Un buon esempio di partecipazione attiva; la dimostrazione che spesso, da piccole manifestazioni nascono poi delle opportunità per i partecipanti che possono trasformarsi in esperienze formative per la crescita di tutta la provincia napoletana.