
I crolli degli edifici di Napoli e le sue tragiche conseguenze. Dopo che la Basilica di Santa Chiara fu saccheggiata, vennero messi i portoni in ferro. L’analogia con quanto accaduto solo la scorsa settimana a Napoli è piuttosto evidente. Dopo il tragico crollo del cornicione della galleria Umberto I di Napoli che è costato la vita al giovane Salvatore Giordano di soli 14 anni, ora si corre ai ripari per prevenire altre stragi. E’ il caso di un’altra storica galleria del centro città, la Galleria Principe di Napoli, di fronte al Museo Archeologico, tradizionale meta di turisti. Non più tardi di due giorni fa, parte di un cornicione della Galleria, all’incrocio con via Enrico Pessina, lunga direttrice che porta nella centralissima piazza Dante, ha ceduto causando paura e allarme. Immediato l’intervento di Polizia Municipale e Vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area, inibita ora al passaggio dei pedoni. Secondo l’assessore comunale al Patrimonio, Sandro Fucito, intervenuto su Facebook ha tranquillizzato i cittadini, affermando che : “si tratta di un condominio privato sulla strada», non c’è stato “nessun danno” e sono “in atto tutte le attività necessarie” per il ripristino della viabilità regolare e la messa in sicurezza dei cornicioni. Ma non è finita qua perché a quest’episodio se ne è aggiunto un altro ancora più recente, di solo poche ore fa quando all’ingresso della Galleria Umberto I dal lato del Teatro di San Carlo, sono piovuti calcinacci all’improvviso in testa ai passanti che sono fuggiti spaventati. Subito sono arrivati i Vigili del Fuoco che hanno messo in sicurezza l’area. Nello stesso punto era avvenuto un crollo simile esattamente il 31 maggio scorso. Una situazione che già aveva destato le preoccupazioni dei cittadini, rimaste tuttavia inascoltate come sottolineano Francesco Emilio Borrelli dei Verdi e Gianni Simioli della radiazza: “Poteva avvenire una tragedia, questo è solo l’ennesimo episodio. Sono mesi che segnaliamo i cedimenti della Galleria come di tanti altri monumenti e civili abitazioni senza che nessuno ci ascolti”. Inutile dire che non si tratta di episodi improvvisi bensì frutto dell’incuria e della mancata o scarsa manutenzione ma di tragedie evitabili che purtroppo rimangono avvolte nell’oscuro finché incidenti inammissibili, come quello avvenuto, squarciano nel peggiore dei modi il velo d’indifferenza.