
La tradizione napoletana del “caffè sospeso” è nota a tutti. Ma ora dalla Campania è nato un altro fenomeno virale che sta avendo un grande riscontro in chiave culturale. Si potrebbe definire il fenomeno del “libro sospeso”. La funzione è sempre quella: un cliente entra in libreria, compra un libro e lo lascia in “sospeso” con una dedica rivolta alla persona che usufruirà di questa possibilità. L’unico vincolo da rispettare è che la persona che riceverà il libro lasciato in regalo dovrà avere dai 3 ai 18 anni. Un modo per invogliare ed avvicinare i giovani al mondo della lettura, un mondo che, a causa dell’avvento tecnologico, sta perdendo sempre più spazio. È stata la libreria “Ex Libris Cafè” di Polla (in provincia di Salerno) con Michele Gentile, suo fondatore, ad inaugurare l’iniziativa. Subito un grande successo e molta la curiosità intorno a questa novità. Talmente tanta che si è diffusa nel resto d’Italia, arrivando fino a Milano e alla libreria “Il Mio Libro”. Inoltre, anche la libreria Feltrinelli ha abbracciato l’iniziativa durante la settimana del libro. L’idea di Michele Gentile è nata leggendo delle statistiche poco incoraggianti sulla lettura nel nostro paese: solo il 40% della popolazione si dedica alla lettura, mentre le percentuali scendono dal 5 al 10 per quanto riguarda la gente che acquista realmente un libro. Per riuscire a raggiungere anche i più giovani, è nato l’hashtag #librosospeso su Twitter. Un modo divertente ed interessante per incrementare il numero di lettori.