E’iniziato ufficialmente il countdown per i Mondiali di calcio e mancano meno di tre settimane, ma lo scenario che si presenta in Brasile, il paese che li ospiterà, non è assolutamente quello che ci si aspettava lo scorso anno. Non ci sarà nessuna invasione di turisti da tutto il mondo per assistere alle partite, non ci saranno alberghi completi nelle principali città. Com’è noto, l’Europa sta attraversando un periodo di crisi economica ed una trasferta oltreoceano è molto costosa, se poi si aggiungono anche gli elevati prezzi dei match e degli alloggi e, da non dimenticare, le quotidiane manifestazioni violente che colpiscono il Brasile, si crea un mix che fa scegliere la comodità della propria casa e della propria tv ai cittadini europei piuttosto che un viaggio. Solo le grandi città come Rio De Janeiro, Natal e Refice sfiorano il “tutto esaurito”, ma non per merito dei Mondiali, ma solo perchè sono mete turistiche da sempre in voga. Curioso il fatto che gli alberghi con il numero maggiore di camere occupate si trovino nel Paraiba, precisamente a Campina Grande, ma anche in questo caso per un motivo totalmente differente dal calcio: si tratta, infatti, dei devoti che giungono in Brasile per la festa in onore di Sao Joao. Senza dubbio un colpo negativo per il paese sudamericano e per i suoi abitanti che avevano puntato molto su questo evento, soprattutto in vista delle Olimpiadi che ospiteranno nel 2016. In questi giorni, per risolvere il problema, inizieranno le svendite e i last minute con i costi dei voli diminuiti ed un decisivo ribasso anche per i prezzi degli hotel sperando che, almeno in questo modo, i tifosi seguano la propria nazionale in questa avventura mondiale.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui