«La meraviglia negli occhi dei bambini, lo sguardo stupito che ci riabilita alla meraviglia e ci fa perdere l’età. Da ciò sono partita quando ho avuto l’onore e il piacere di curare questa seconda edizione di MeravigliArti alla Cappella Sansevero», così Paola Servillo direttore artistico di MeravigliArti (via Francesco De Santis 19, Napoli) , rassegna culturale partita il 13 maggio che terminerà il 3 giugno, che si sviluppa cinque incontri che animeranno in un modo diverso dalla semplice visita: si tratta di eventi di divulgazione musicale e storica o di produzione teatrale organizzati dal Museo Cappella Sansevero che metterà a disposizione dell’arte il sito. Ma saranno anche eventi particolari, difficili da vedere perché, viste le dimensioni limitate della struttura, saranno ammessi solo un centinaio di spettatori per singolo evento. «È la meraviglia che contraddistinse tutta l’attività intellettuale, scientifica e mecenatesca del principe Raimondo di Sangro. I contemporanei lo definirono “un’accademia intera” per la molteplicità dei suoi interessi. La manifestazione omaggia il principe nella varietà delle arti rappresentate; la meraviglia come stato d’animo, perseguita nel suo conferire al linguaggio artistico la forza di sollecitare i sensi», spiega ancora la Servillo. Inaugurata ieri in collaborazione con la Galleria Alfonso Artiaco la mostra dell’artista belga Ann Veronica Janssens, artista di rilievo internazionale che ha recentemente esposto al Grand Palais di Parigi: sette o otto specchi rotondi, di un metro di diametro, sono dispersi sul pavimento della cappella. La rifrazione luminosa rovescia e frammenta la percezione dello spazio. I dettagli riflessi sembrano sorgere dalla superficie con un supplemento di realtà e di luce. L’intervento propone un’esperienza sensoriale di tutto lo splendore del luogo. Domenica 25 invece la settimana chiude con un racconto dello storico dell’arte Philippe Daverio alle ore 19, (15 euro) sulla Cappella Sansevero, «Pochi monumenti offrono al pubblico e alla critica tanti possibili livelli di lettura come la Cappella Sansevero: la straordinaria fattura delle opere in essa contenute, la complessità simbolica, la personalità del suo mecenate continuano a sollecitare i più svariati commenti e a far versare fiumi d’inchiostro»[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui