

In Italia la campagna elettorale ormai si avvia allo sprint finale e i botta e risposta tra i vari leader di partito diventano sempre più numerosi.
Complice l’innalzamento dello spread alla soglia psicologica dei 200 punti, si alzano anche i toni tra Renzi, Grillo e Berlusconi. Tra un “buffone”, un “pagliaccio” e un “assassino” ogni tanto qualcuno butta sul tavolo anche temi importanti per le sorti dell’Europa.[divider]Grillo, con i suoi tipici toni plateali, rincara la sua dose di rabbia contro la casta ipotizzando un vero e proprio processo web contro i rappresentanti dei media, del mondo dell’imprenditoria e, ovviamente, per i politici. Grillo punta tutto sul rovesciamento del sistema, quell'”o noi o loro” su cui ribatte invece Matteo Renzi che a tre giorni dal voto raccoglie a sè tutte le forze del partito per convincere gli indecisi e i delusi grillini o berlusconiani che quello di Domenica non è un voto che serve a cambiare il Parlamento Italiano – come invece sottilmente fanno intendere Grillo e i suoi, commenta Renzi – ma solo quello Europeo ed un Partito Democratico forte in Europa renderà “autorevole e credibile l’Italia in Ue”.

Il partito più in difficoltà, almeno così recitano i sondaggi, Forza Italia ed il suo leader Silvio Berlusconi puntano tutto sull’attacco diretto; il bersaglio preferito di questi ultimi affondi, dopo sporadici insulti al governo trainato dal Pd definito un governo “di dilettanti allo sbaraglio”, è Beppe Grillo, come uomo prima ancora che come fondatore del Movimento 5 Stelle. «Io non ho mai insultato nessuno, né nella vita privata né, soprattutto, in quella pubblica. Ho solo ricordato un dato di fatto. Grillo ha avuto un comportamento indecente nei miei confronti e, visto che lui moraleggiava, verso di me ho ricordato che è condannato per aver ucciso, con colpa grave, tre persone nell’88, per non aver rispettato le regole e essersi inoltrato con la sua auto su una strada con lastroni di ghiaccio che costeggiava un burrone» ed ancora «questo signore non faceva spettacoli se non era pagato in nero. Poi è stato denunciato da un imprenditore ed ora fa il moralista?» sono solo alcune delle dichiarazioni in video e sui giornali dell’ex Premier.
La risposta di Grillo non si è fatta attendere: «è un pover’uomo», «sono voci dall’aldilà, non replico neanche. Uno dei più grandi evasori della storia dà dell’evasore a me?» le repliche del comico genovese.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
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