
Tra Sabato e Domenica si è disputata l’ultima giornata di Serie A emozionante solo per la corsa all’Europa League il cui epilogo sembra essere stato scritto dal maestro del brivido, Dario Argento.
Per dovere di cronaca riporteremo solamente i risultati e i marcatori delle altre 8 partite soffermandoci maggiormente su quello che accadeva a Parma e Firenze.
Sabato, alle ore 20.45 nell’anticipo serale Udinese e Sampdoria si prendono a pallate; 3-3 (10’Okaka, 26’Di Natale, 31’Di Natale, 52’Eder, 55’Soriano, 87’Di Natale).
Domenica si comincia alle 15:00 con la Juventus “impegnata” in casa con il Cagliari; Risultato scontato – 3-0(8′ Pirlo, 15′ Llorente, 40′ Marchisio) – e record italiano di punti nella massima serie fissato a 102. Ma il record di sempre in Europa, che lo sappiano gli juventini e se ne facciano una ragione, lo detiene il Celtic Glasgow del 2001-2002 che in 38 gare giocate collezionò la bellezza di ben 103 punti.
Contemporaneamente al Massimino un Catania già retrocesso salutava i suoi tifosi superando l’Atalanta per 2-1 (67’Lodi, 81’Kone, 91’Bergessio).
Al Marassi di Genova sempre alle 15:00 il Genoa di Gasperini si toglieva la soddisfazione di battere la Roma per 1-0 (83’Fetfatzidis). Unica nota a margine la simpatica contestazione degli ULTRAS genoani che hanno vestito delle magliette uguali a quella indossata da Gennaro De Tommaso in occasione della finale di Coppa Italia a Roma con la scritta SCAJOLA LIBERO, prederanno il DASPO anche loro per essersi schierati dalla parte di un criminale?[divider]
Alle 20:45 si sono giocate le restanti gare: la Lazio batte, in extremis, il Bologna già retrocesso per 1-0 (94’rig.Biglia). L’unica cosa da segnalare è il ritorno di un arbitro napoletano in massima serie grazie all’esordio di Fabio Maresca in Serie A.[divider]
Il Chievo Verona vince contro l’Inter per 2-1 (41’Andreolli, 73’Obinna, 90’Obinna). Nel finale il clan argentino(Zanetti-Cambiasso-Samuel-Milito) saluta i suoi tifosi, a Milano è iniziata la rifondazione.
Il Milan avrebbe bisogno di un miracolo di Sant’Ambrogio per accedere ai preliminari di Europa League e da come è andata a finire si vede che il Santo Patrono era in altre faccende affaccendato: vittoria sul Sassuolo già salvo per 2-1 (2’Muntari, 27’De Jong, 90’rig.Zaza) ed europa che quest’anno i rossoneri vedranno solo in tv. Si chiude così una stagione da dimenticare per il popolo di fede milanista.[divider]
Un grande Napoli sgretola in venti minuti qualsiasi velleità europea dell’Hellas Verona; al 90esimo sarà 5-1 per gli azzurri (5’Callejon, 13’Zapata, 25’Zapata, 62’Mertens, 66’Iturbe, 77’Mertens). Partenopei che chiudono così a 78 punti eguagliando il record di Mazzarri ma mettendo un altro trofeo in bacheca e battendone altri due, quello delle reti segnate in una sola stagione, fissato ora a 104 reti, e quello delle vittorie esterne, fissato a 10 con l’ultima vittoria esterna in quel di Marassi contro la Sampdoria per 2-5.[divider]
Ma veniamo allo psicodramma vissuto dai torinisti ieri sera a Firenze.
Fiorentina-Torino, gara fondamentale per i granata che avrebbero bisogno di 3 punti per raggiungere il sesto posto e la qualificazione in Europa League, si conclude sul 2-2 con un brivido finale (57’rig.Rossi, 67’Larrondo, 79’Rebic, 85’Kurtic). I viola nonostante il gemellaggio tra le tifoserie non fanno sconti e vanno in vantaggio al 57′ con un rigore di Rossi. Il Toro non ci sta e pareggia 10 minuti più tardi con Larrondo servito da Cerci. Da Parma arriva la notizia del vantaggio ducale, quindi tutti avanti alla ricerca del gol vittoria. Ma con il toro così sbilanciato la Fiorentina va a nozze ed in contropiede segna con Rebic la rete del 2-1. I granata non si danno per vinti, e 6 minuti più tardi grazie ad una splendida punizione di Kurtic trovano il pareggio. Ventura ordina ai suoi di attaccare in massa ed al 93′ Barreto si procura un dubbio calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Alessio Cerci accompagnato dall’ohhhhhhh del pubblico di fede granata che pregusta vittoria e la storica qualificazione europea dopo 20 anni di assenza. Cerci incrocia di sinistro abbastanza centralmente, Rosati scegli bene l’angolo e neutralizza con semplicità. L’urlo dei tifosi granata resta strozzato in gola con Cerci che finisce la sua partita in lacrime sul prato dell’Artemio Franchi.
Mentre a Firenze andava in scena lo psicodramma tutto granata a Parma si faceva festa grande grazie alla vittoria sul Livorno per 2-0 (62’Amauri, 80’Amauri) che regalava così l’accesso al preliminare di Europa League ai ducali. Fiato sospeso fino all’ultimo dato che a Firenze si giocava ancora con Cassano che saggiamente calmava i suoi tifosi per capire cosa stesse succedendo al Franchi. In un minuto solo al Tardini si passa dalla disperazione alla gioia, disperazione per la notizia del rigore concesso al Toro al 94esimo che in pochi secondi si trasforma in gioia quando Cerci manda alle ortiche l’ultima speranza granata e l’arbitro Rosetti fischia la fine del match. Festa grande a Parma per il ritorno in Europa.[divider]
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Per dovere di cronaca riporteremo solamente i risultati e i marcatori delle altre 8 partite soffermandoci maggiormente su quello che accadeva a Parma e Firenze.
Sabato, alle ore 20.45 nell’anticipo serale Udinese e Sampdoria si prendono a pallate; 3-3 (10’Okaka, 26’Di Natale, 31’Di Natale, 52’Eder, 55’Soriano, 87’Di Natale).

Contemporaneamente al Massimino un Catania già retrocesso salutava i suoi tifosi superando l’Atalanta per 2-1 (67’Lodi, 81’Kone, 91’Bergessio).



Il Milan avrebbe bisogno di un miracolo di Sant’Ambrogio per accedere ai preliminari di Europa League e da come è andata a finire si vede che il Santo Patrono era in altre faccende affaccendato: vittoria sul Sassuolo già salvo per 2-1 (2’Muntari, 27’De Jong, 90’rig.Zaza) ed europa che quest’anno i rossoneri vedranno solo in tv. Si chiude così una stagione da dimenticare per il popolo di fede milanista.[divider]


Fiorentina-Torino, gara fondamentale per i granata che avrebbero bisogno di 3 punti per raggiungere il sesto posto e la qualificazione in Europa League, si conclude sul 2-2 con un brivido finale (57’rig.Rossi, 67’Larrondo, 79’Rebic, 85’Kurtic). I viola nonostante il gemellaggio tra le tifoserie non fanno sconti e vanno in vantaggio al 57′ con un rigore di Rossi. Il Toro non ci sta e pareggia 10 minuti più tardi con Larrondo servito da Cerci. Da Parma arriva la notizia del vantaggio ducale, quindi tutti avanti alla ricerca del gol vittoria. Ma con il toro così sbilanciato la Fiorentina va a nozze ed in contropiede segna con Rebic la rete del 2-1. I granata non si danno per vinti, e 6 minuti più tardi grazie ad una splendida punizione di Kurtic trovano il pareggio. Ventura ordina ai suoi di attaccare in massa ed al 93′ Barreto si procura un dubbio calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Alessio Cerci accompagnato dall’ohhhhhhh del pubblico di fede granata che pregusta vittoria e la storica qualificazione europea dopo 20 anni di assenza. Cerci incrocia di sinistro abbastanza centralmente, Rosati scegli bene l’angolo e neutralizza con semplicità. L’urlo dei tifosi granata resta strozzato in gola con Cerci che finisce la sua partita in lacrime sul prato dell’Artemio Franchi.


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