
Una giornata più unica che rara. Città del Vaticano celebra e santifica due Papi morti alla presenza di due Papi vivi. E’ stata ieri Domenica 27 Aprile, la giornata della santificazione di Papa Giovanni XXIII e di Papa Giovanni Paolo II (ossia Angelo Giuseppe Roncalli e Karol Wojtyla) celebrata da Papa Francesco, mentre tra gli altri cardinali era seduto il pontefice emerito Benedetto XVI al secolo Joseph Ratzinger. Tra i due Papi presenti un lungo abbraccio prima dell’inizio della solenne celebrazione a suggellare l’emozione, oltre che l’eccezionalità di entrambe le figure religiose.[divider]Giornata straordinaria perchè si è mosso il mondo intero per celebrare due «uomini coraggiosi» che «hanno dato testimonianza alla Chiesa e al mondo della bontà di Dio, della sua misericordia» e che «hanno contribuito in maniera in maniera indelebile alla causa dello sviluppo dei popoli e della pace», come ha detto Papa Bergoglio durante l’omelia. Presenti alla solenne cerimonia 24 capi di stato, 10 capi di governo, 40 tra ministri e viceministri, 8 vicecapi di stato e 20 capo delegazioni da ben 93 paesi diversi. Per l’Italia presenti – e debitamente ringraziati da Papa Francesco – il Premier Matteo Renzi e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con le rispettive mogli ed il sindaco di Roma Ignazio Marino, a cui lo stesso Papa ha detto grazie, facendolo salire sulla papamobile al termine dell’evento, per l’imponente e perfetta organizzazione della Capitale. La delegazione istituzionale più numerosa, come prevedibile, è stata quella polacca, terra natale di Papa Wojtyla.
I fedeli presenti sono stati una valanga, distribuiti tra Piazza San Pietro, Piazza Pio XII, Via della Conciliazione e tutte le strade limitrofe fino al Tevere. Per tutti quelli che non sono riusciti ad avvicinarsi allo Stato Vaticano, l’amministrazione comunale romana ha organizzato l’istallazione di 18 maxischermi dislocati su tutto il territorio comunale da Piazza Navona ai Fori Imperiali per un totale di circa 800 mila pellegrini da tutto il mondo.
Tutti assieme all’unisono hanno applaudito alle 10:15 alle parole di Papa Francesco «Sanctos esse decernimus et definimus, ac sanctorum Catalogo ascribimus»; questa formula ufficiale riconosce la santità di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e li iscrive nell’elenco dei santi della Chiesa Cattolica.
Nel presentarli e descriverli alla folla Papa Francesco ha utilizzato parole significate e profonde. Per Bergoglio infatti Papa Roncalli, il Papa del Concilio Vaticano II «ha dimostrato una delicata docilità allo Spirito Santo, si è lasciato condurre ed è stato per la Chiesa un pastore, una guida-guidata. Questo è stato il suo grande servizio alla Chiesa»; il Papa polacco invece è ricordato come il Papa della Famiglia «così lui stesso, una volta, disse che avrebbe voluto essere ricordato» sottolinea Papa Bergoglio durante l’omelia.[divider]Dopo la celebrazione sono stati presentati prima al Papa e poi collocati accanto all’altare, i due reliquiari dei santi contenenti un frammento di pelle di Papa Roncalli e il sangue di Papa Wojtyla.
Dal punto di vista mediatico, l’evento è stato di portata globale. Tutte le testate cartecee e web del mondo cristiano e non hanno dato risonanza all’evento. Dal New York Times, al Guardian passando per El Pais, Le Monde e The Times of India.
La cerimonia termina con il passaggio in Piazza San Pietro di Papa Francesco sulla papamobile; momento, questo, gradito dal papa argentino perchè gli permette di salutare e avvicinare, anche fisicamente, i fedeli presenti. Piccolo, solito, fuoriprogramma: il Papa avendo scorto qualcuno tra la folla, gli fa il gesto di volerlo a breve telefonare. Chissà chi è il fortunato.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
I fedeli presenti sono stati una valanga, distribuiti tra Piazza San Pietro, Piazza Pio XII, Via della Conciliazione e tutte le strade limitrofe fino al Tevere. Per tutti quelli che non sono riusciti ad avvicinarsi allo Stato Vaticano, l’amministrazione comunale romana ha organizzato l’istallazione di 18 maxischermi dislocati su tutto il territorio comunale da Piazza Navona ai Fori Imperiali per un totale di circa 800 mila pellegrini da tutto il mondo.
Tutti assieme all’unisono hanno applaudito alle 10:15 alle parole di Papa Francesco «Sanctos esse decernimus et definimus, ac sanctorum Catalogo ascribimus»; questa formula ufficiale riconosce la santità di Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II e li iscrive nell’elenco dei santi della Chiesa Cattolica.
Nel presentarli e descriverli alla folla Papa Francesco ha utilizzato parole significate e profonde. Per Bergoglio infatti Papa Roncalli, il Papa del Concilio Vaticano II «ha dimostrato una delicata docilità allo Spirito Santo, si è lasciato condurre ed è stato per la Chiesa un pastore, una guida-guidata. Questo è stato il suo grande servizio alla Chiesa»; il Papa polacco invece è ricordato come il Papa della Famiglia «così lui stesso, una volta, disse che avrebbe voluto essere ricordato» sottolinea Papa Bergoglio durante l’omelia.[divider]Dopo la celebrazione sono stati presentati prima al Papa e poi collocati accanto all’altare, i due reliquiari dei santi contenenti un frammento di pelle di Papa Roncalli e il sangue di Papa Wojtyla.

Dal punto di vista mediatico, l’evento è stato di portata globale. Tutte le testate cartecee e web del mondo cristiano e non hanno dato risonanza all’evento. Dal New York Times, al Guardian passando per El Pais, Le Monde e The Times of India.
La cerimonia termina con il passaggio in Piazza San Pietro di Papa Francesco sulla papamobile; momento, questo, gradito dal papa argentino perchè gli permette di salutare e avvicinare, anche fisicamente, i fedeli presenti. Piccolo, solito, fuoriprogramma: il Papa avendo scorto qualcuno tra la folla, gli fa il gesto di volerlo a breve telefonare. Chissà chi è il fortunato.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
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