
Giro di valzer sulle poltrone che contano delle società partecipate dallo Stato. Sono state annunciate ieri, a Borse chiuse, le nuove nomine dei nuovi presidenti e amministratori delegati di aziende strategiche per l’economia italiana tra cui Enel, Eni, Poste e Finmeccanica.[divider]Subito da rilevare un forte aumento di nomi femminili al comando come Presidenti affiancati da amministratori delegati spesso interni all’azienda stessa, dove hanno fatto bene e hanno trascorso tutta, se non quasi, la loro carriera lavorativa.
I nomi di spicco sono tanti e tutti provenienti da realtà industriali e manageriali di rilievo. Emma Marcegaglia, ex Presidente di Confindustria, ora è Presidente di Eni affiancata come a.d. da Claudo Descalzi già capo della divisione Esplorazione&Ricerca; questi era l’uomo che coordinava i tecnici in giro per il mondo a cercare nuovi giacimenti di gas e petrolio.
In casa Enel invece l’attuale presidente di Olivetti Patrizia Grieco sarà la nuova Presidentessa; come amministratore delegato invece è stato nominato Francesco Starace, interno all’azienda perchè amministratore di Enel Green Power, la divisione del colosso energetico per le fonti rinnovabili.
Per Poste Italiane, al 100% di proprietà statale, invece la scelta per la direzione operativa è ricaduta su Francesco Caio. Questi oltre ad essere ai vertici di Indesit e del gigante delle telecomunicazioni inglese Cable&Wireless, era stato nominato nel precedente governo di Enrico Letta come referente del progetto Agenda Digitale. A presiedere Poste ci sarà l’imprenditrice, già prestata alla politica, Luisa Todini dell’omonima famiglia proprietaria di Todini Costruzioni s.p.a.
Mauro Moretti, ultimamente al centro di polemiche per le sue infelici esternazioni sull’eventuale abbassamento di stipendio, è passato dal dirigere Ferrovie dello Stato a Finmeccanica. Questi ha preso il posto di Alessandro Pansa che negli anni ha rimesso in sesto i conti di Finmeccanica e ha varato un piano industriale di dismissioni, per uscire dai settori civili, mettendo sul mercato Ansaldo Energia, AnsaldoBreda e Ansaldo Sts. Considerando che sono tutte aziende del settore dei trasporti ferroviari, ossia il mondo in cui fino a ieri viveva lo stesso Moretti ci si aspetta sorprese.[divider]
Bisogna invece attendere per le nomine di Ferrovie dello Stato e di Terna. Già c’è il toto nomi ma considerati i precedenti potrebbero esserci delle new entries.
Il Governo in un comunicato stampa ufficiale, oltre ad elencare le liste dei nomi per i nuovi consigli di amministrazione in vista delle prossime assemblee degli azionisti, parla anche degli stipendi per questi nuovi Presidenti e amministratori delegati. Il Governo infatti, dice la nota, proporrà all’assemblea delle società che il compenso annuo sia fissato a massimo 238mila euro annui lordi.
Su questa proposta del tetto massimo Renzi è intervenuto dicendo che «”Il tetto fissato per le indennità dei Presidenti delle società, che passano in alcuni casi da cifre a molti zeri a 238mila euro annui lordi costituisce una novità che speriamo si imponga come una best practice per tutta la P.A. e il segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non più distante dai cittadini».
I nomi di spicco sono tanti e tutti provenienti da realtà industriali e manageriali di rilievo. Emma Marcegaglia, ex Presidente di Confindustria, ora è Presidente di Eni affiancata come a.d. da Claudo Descalzi già capo della divisione Esplorazione&Ricerca; questi era l’uomo che coordinava i tecnici in giro per il mondo a cercare nuovi giacimenti di gas e petrolio.
In casa Enel invece l’attuale presidente di Olivetti Patrizia Grieco sarà la nuova Presidentessa; come amministratore delegato invece è stato nominato Francesco Starace, interno all’azienda perchè amministratore di Enel Green Power, la divisione del colosso energetico per le fonti rinnovabili.
Per Poste Italiane, al 100% di proprietà statale, invece la scelta per la direzione operativa è ricaduta su Francesco Caio. Questi oltre ad essere ai vertici di Indesit e del gigante delle telecomunicazioni inglese Cable&Wireless, era stato nominato nel precedente governo di Enrico Letta come referente del progetto Agenda Digitale. A presiedere Poste ci sarà l’imprenditrice, già prestata alla politica, Luisa Todini dell’omonima famiglia proprietaria di Todini Costruzioni s.p.a.
Mauro Moretti, ultimamente al centro di polemiche per le sue infelici esternazioni sull’eventuale abbassamento di stipendio, è passato dal dirigere Ferrovie dello Stato a Finmeccanica. Questi ha preso il posto di Alessandro Pansa che negli anni ha rimesso in sesto i conti di Finmeccanica e ha varato un piano industriale di dismissioni, per uscire dai settori civili, mettendo sul mercato Ansaldo Energia, AnsaldoBreda e Ansaldo Sts. Considerando che sono tutte aziende del settore dei trasporti ferroviari, ossia il mondo in cui fino a ieri viveva lo stesso Moretti ci si aspetta sorprese.[divider]
Bisogna invece attendere per le nomine di Ferrovie dello Stato e di Terna. Già c’è il toto nomi ma considerati i precedenti potrebbero esserci delle new entries.
Il Governo in un comunicato stampa ufficiale, oltre ad elencare le liste dei nomi per i nuovi consigli di amministrazione in vista delle prossime assemblee degli azionisti, parla anche degli stipendi per questi nuovi Presidenti e amministratori delegati. Il Governo infatti, dice la nota, proporrà all’assemblea delle società che il compenso annuo sia fissato a massimo 238mila euro annui lordi.

Su questa proposta del tetto massimo Renzi è intervenuto dicendo che «”Il tetto fissato per le indennità dei Presidenti delle società, che passano in alcuni casi da cifre a molti zeri a 238mila euro annui lordi costituisce una novità che speriamo si imponga come una best practice per tutta la P.A. e il segnale di una ritrovata sobrietà di un settore pubblico non più distante dai cittadini».