
Linkazzato ha incontrato Gennaro De Crescenzo, presidente del Movimento Neoborbonico, nonchè Professore di Storia che ha presentato presso l’Aula Magna di Eccellenze Campane il suo ultimo libro “Il Sud dalla Borbonia Felix al carcere di Fenestrelle” edito da Magenes per la collana “Voci Dal Sud”. Perchè “Borbonia felix”? Nessuno lo ha mai scritto o detto, ma tutti i primati positivi nel Regno delle Due Sicilie diventano negativi solo dal 1860 con una inversione di tendenza che resiste nel tempo e arriva fino a oggi. Nel libro il Prof. De Crescenzo smaschera alcuni “falsi storici” che nel tempo hanno lavorato in maniera incessante e negativa sul senso di appartenenza e sull’orgoglio meridionale come recita anche Lina Sastri nell’epilogo del film “Li Chiamarono Briganti” di Pasquale Squitieri, “L’Italia si svilupperà con l’arte della rabbia ed il rancore, saranno cittadini senza nessun onore, saranno terre lontane e lacrime e bastimenti, il modo per dimenticarsi i torti ed il tradimento”. Film scomparso dopo tre giorni dalle sale cinematografiche, come racconta Roberto Natale moderatore dell’incontro, e che, come scrive il giornalista piemontese Lorenzo del Boca «per ammissione unanime dei commentatori, è stato boicottato in modo che lo vedesse il minor numero di persone possibile». Ma questo è solo uno e tra l’altro recente, tentativo di boicottamento di una verità scomoda, tra l’altro come sottolinea il giornalista e scrittore, Ermanno Corsi, presente all’incontro, «Che la storia l’abbiano sempre scritta i vincitori non è una novità. E’ vero anche i perdenti ci hanno messo troppo tempo, 150 anni, per contestarla. Da libri come questi bisogna ripartire per ritrovare nuovo vigore e darsi da fare per contare sempre di più a livello nazionale». Invitati all’incontro per discutere apertamente, Alessandro Barbero e Renata De Lorenzo storici anche loro, messi in discussione in qualche modo dal libro di De Crescenzo, hanno declinato l’invito evitando il confronto.[divider]Guarda l’intervista a Gennaro De Crescenzo
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