
A vent’anni di distanza, Peppe Lanzetta ritrova la sua vena di scrittore originale e borderline, regalandoci l’ideale seguito di Un Messico napoletano, dal titolo “Sognando l’Avana” edito da Cento Autori. Un romanzo sull’Italia di oggi, nello stile a tinte forti a cui ci ha abituato l’autore di InferNapoli. Lo scoppio di una bomba apre uno squarcio sulla vita di alcune famiglie di Ponticelli, periferia degradata di Napoli. In un desolato caseggiato vive Dora, una giovane e bella ragazza, che di notte lavora come cubista in una discoteca, ma sogna di fuggire a Cuba con Andrea, il suo fidanzato. La sorella Giacinta è, invece, dedita al sesso sfrenato, ovunque e con chiunque, un modo come un altro per riempire la sua vuota vita. Nello stesso palazzo convivono altre famiglie, le cui storie s’intrecciano: c’è la signora Capece, con suo marito Don Ciro e quattro figli maschi, tutti belli e desiderati, e la signora Imbriani, vedova e madre di Elio e Vito, due gemelli poliziotti, uno corrotto e l’altro onesto. Abbiamo incontrato l’autore alla presentazione del romanzo presso la libreria Marotta e Cafiero, “Mi sono semplicemente fermato ad osservare quello che mi passa accanto – racconta Peppe Lanzetta nel corso della presentazione – Ho voluto farmi attraversare da queste cose e raccontarle per mettere un punto realistico sul nostro quotidiano che ha bisogno di una forte riflessione e di un cambiamento immediato”.[divider]Guarda l’intervista a Peppe Lanzetta
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