

In Spagna c’è un po’ di caos nel settore rinnovabili visto che il Ministero dell’Industria, dell’Energia e del Turismo non ha incluso il settore dell’eolico nel turno di consultazioni avviate in vista della riforma del mercato elettrico. Ciò desta perplessità visto il successo dell’energia del vento in Spagna. I primi a storcere il naso sono stati i componenti dell’Associazione Spagnola dell’Eolico (AEE) che hanno pensato anche premeditazione della mossa delle Istituzioni. le dichiarazioni infatti dicono«l’importanza del vento nella formazione dei prezzi dell’energia è notevole, soprattutto in questi mesi invernali durante i quali i venti soffiano intensamente e solo nel mese di gennaio è stato toccato un record di generazione eolica di 6.628 GWh che ha portato il prezzo di mercato giornaliero a € 33,97 MWh, il prezzo più basso registrato nel mese di gennaio dal 2010». AEE ha anche inviato molteplici lettere di richiesta di chiarimento al Ministro José Manuel Soria, e al Segretario di Stato per l’Energia, Alberto Nadal, ma non è stata ricevuta alcuna risposta. «E’ davvero un peccato e sicuramente uno sbaglio non continuare a puntare sull’eolico in un paese come la Spagna che ne sta traendo continui benefici e che nel 2013 ha registrato un record di produzione battendo anche il nucleare, in testa da due anni», queste le parole di Francesco Azzarito, revisore contabile di piani industriali delle aziende del settore delle energie rinnovabili, attento alle dinamiche di sviluppo del settore.