«Ci sono tantissime donne che non conoscono i loro diritti, credono che corrispondono ai loro doveri. Non sono consapevoli, non tutte», afferma Carmen Pardi, membro del Progetto FREQUENZA200 – Area Minori e Scuola, network promosso da Intervita e cofinanziato dall’Istituto Don Calabria.Oggi, giovedì27 febbraio 2014, la decima tappa del tour di Intervita; il tema è la violenza sulle donne. Due gli appuntamenti a Napoli in questa giornata: alle ore 9.00, il Workshop “Quali investimenti per le strategie di contrasto alla violenza sulle donne” presso la Sala Giunta di Palazzo San Giacomo. Il pomeriggio, dalle 18.00, l’evento di sensibilizzazione in Piazza del Plebiscito. Sono state 128 le donne vittime di violenza nel 2013 e per quanto a livello globale oggi la donna sappia di non esser sola, di poter contare sulla protezione di qualcuno, sono, tuttavia, ancora poche quelle che contattano i centri antiviolenza. Si ha sempre bisogno di un escamotage per riuscire a tirar fuori i problemi e i disagi che una donna nasconde. [divider]L’Istituto Don Calabria, (per cui solo nella sede di Napoli centro vi sono all’attivo 10 persone più le parrocchie di Sant’Anna a Capuana e Santa Maria di tutti i Santi), costituito dall’insieme di un’èquipe di collaboratori e volontari laici, quanto di religiosi/e dell’Opera che promuovono attività pastorali e sociali, come Intervita, si occupa principalmente di minori a rischio; ma anche di persone bisognose di supporto, famiglie, donne e mamme. E spesso è attraverso i figli che si crea un contatto diretto tra queste persone e gli enti, i centri di accoglienza, gli Istituti. «Noi a volte andiamo a prendere un caffè a casa loro. Cerchiamo di creare delle occasioni di contatto. Si deve creare un rapporto affinché la donna si apra e lo fa a quattr’occhi; perché troppo spesso ha paura», commenta la Pardi. Bisogna creare intorno a loro una rete positiva: l’Istituto si è preoccupato di organizzare anche corsi per cake design, occasioni per chiacchierare. È necessario che si fidelizzi: la donna deve sentire di potersi fidare; anche perché spesso provengono da situazioni disagevoli e condizioni devianti. [divider]Dibattiti e incontri con Istituzioni, psicologi, sociologi in mattinata e una manifestazione a Piazza del Plebiscito nel pomeriggio per raccogliere fondi per il pronto soccorso rosa. Quanto costa la violenza sulle donne? Basti pensare che solo sino a novembre 2013, secondo i dati, un ricovero al pronto soccorso costava, all’anno, circa 2.8 miliardi, mentre, secondo i dati Istat sulla Sicurezza delle donne, il tasso medio di richiesta di cure sanitarie era, sino a tre mesi fa, di circa il 3.3%, mentre il costo annuo per i sanitari di circa 460,4 milioni di euro. I costi psicologici di circa 157,8 milioni di euro; i costi per i farmaci di circa 44,5 milioni di euro; i costi giudiziari di circa 421,3 milioni di euro. Sembrano solo cifre: in realtà sono prezzi salati, ma anche valori tendenti allo zero se paragonati al costo che deve pagare la vittima. È dura la lotta: il prezzo più caro è sempre quello umano e morale di una dignità lesa.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui