
Sfruttare luoghi comuni e clichè per fare satira e ironia è probabilmente indice del fatto che si è persa la propria verve comica.
Si può, nel migliore dei casi, mettere sotto questa luce la caduta di stile della mitica Gialappa’s band.
Da anni ormai la voce del trio accompagna le serate del festival alla radio commentando in maniera dissacrante tutti i cantanti in gara, gli ospiti italiani e stranieri e i presentatori sul palco.
Come da anni ormai – passate il termine – rompono le palle a tutti. Ma sempre con ironia; il doppio senso non cela mai cattiveria o malafede.[divider]
Ieri sera però durante la performance della finale per la categoria Nuove Proposte del rapper salernitano Rocco Hunt la Gialappa ha “peccato” di cattivo gusto rimarcando più volte i soliti luoghi comuni su Napoli ed il Sud ormai triti e ritriti.
Dopo la Littizzetto e le sue Camel di contrabbando quindi anche la Gialappa’s band.
La dinamica della vicenda vede Rocco Hunt sul palco che canta e incita la platea a battere le mani e i comici che ironizzano su tutto, anche sul fatto che il rapper, visibilmente emozionato per la vittoria e gasato dal pubblico, un pò arranca nel cantare ed ha il fiatone. Durante il commento all’esibizione però l’ironia lascia spazio a battute becere. Quelle incriminate sono “Sì nu juorn buon, sta Terra dei Fuochi. Ma chi se ne fotte” , “Sì e così passa un tuo compare e ci ciula il portafogli, vecchio trucco” e nel continuare a tirar fuori vecchie e stantie immagini di Napoli anche ” Sì, nu mandulin, na mozzarella” in un biascicato e malridotto dialetto napoletano.
In molti hanno visto malissimo la battuta sulla Terra dei Fuochi, che invece ad un riascolto della radiocronaca è evidentemente invece un rievocare un menefreghismo strisciante caratteristico degli italiani; la cattiveria più grande, tra l’altro gratuita, a nostro avviso è quella relativa al possibile scippo del portafogli. Eh certo statevi attenti tutti. La mamma di Rocco Hunt in prima fila ieri a sbracciarsi per esultare alla vittoria del figlio era lì per segnalare in un linguaggio segreto quale vecchietta impellicciata fregare.[divider]
Nonostante la nota ufficiale in cui si scusano più volte sottolineando che “non c’era alcun riferimento diretto ai napoletani, e per quanto riguarda la Terra dei Fuochi, si è trattato di evidente ironia su un testo che evidenzia più un sole splendente che non una terra di veleni” e al netto del fatto che in tanti anni mai i Gialappi sono stati tacciati di razzismo e discriminazione territoriale, possiamo solo sperare che ci sia un pò di stanchezza e vuoto creativo dopo trent’anni di carriera.
Si può, nel migliore dei casi, mettere sotto questa luce la caduta di stile della mitica Gialappa’s band.
Da anni ormai la voce del trio accompagna le serate del festival alla radio commentando in maniera dissacrante tutti i cantanti in gara, gli ospiti italiani e stranieri e i presentatori sul palco.
Come da anni ormai – passate il termine – rompono le palle a tutti. Ma sempre con ironia; il doppio senso non cela mai cattiveria o malafede.[divider]
Ieri sera però durante la performance della finale per la categoria Nuove Proposte del rapper salernitano Rocco Hunt la Gialappa ha “peccato” di cattivo gusto rimarcando più volte i soliti luoghi comuni su Napoli ed il Sud ormai triti e ritriti.
Dopo la Littizzetto e le sue Camel di contrabbando quindi anche la Gialappa’s band.
La dinamica della vicenda vede Rocco Hunt sul palco che canta e incita la platea a battere le mani e i comici che ironizzano su tutto, anche sul fatto che il rapper, visibilmente emozionato per la vittoria e gasato dal pubblico, un pò arranca nel cantare ed ha il fiatone. Durante il commento all’esibizione però l’ironia lascia spazio a battute becere. Quelle incriminate sono “Sì nu juorn buon, sta Terra dei Fuochi. Ma chi se ne fotte” , “Sì e così passa un tuo compare e ci ciula il portafogli, vecchio trucco” e nel continuare a tirar fuori vecchie e stantie immagini di Napoli anche ” Sì, nu mandulin, na mozzarella” in un biascicato e malridotto dialetto napoletano.
In molti hanno visto malissimo la battuta sulla Terra dei Fuochi, che invece ad un riascolto della radiocronaca è evidentemente invece un rievocare un menefreghismo strisciante caratteristico degli italiani; la cattiveria più grande, tra l’altro gratuita, a nostro avviso è quella relativa al possibile scippo del portafogli. Eh certo statevi attenti tutti. La mamma di Rocco Hunt in prima fila ieri a sbracciarsi per esultare alla vittoria del figlio era lì per segnalare in un linguaggio segreto quale vecchietta impellicciata fregare.[divider]
Nonostante la nota ufficiale in cui si scusano più volte sottolineando che “non c’era alcun riferimento diretto ai napoletani, e per quanto riguarda la Terra dei Fuochi, si è trattato di evidente ironia su un testo che evidenzia più un sole splendente che non una terra di veleni” e al netto del fatto che in tanti anni mai i Gialappi sono stati tacciati di razzismo e discriminazione territoriale, possiamo solo sperare che ci sia un pò di stanchezza e vuoto creativo dopo trent’anni di carriera.