Sono stati pubblicati martedì 4 febbraio 2014 i Dati Audipress 2013/III rilevazione. Confrontiamoli dunque con i Dati Audipress 2012/III rilevazione, pubblicati giovedì 7 febbraio 2013. Cos’è cambiato in un anno?
Il numero totale dei lettori nel 2012, per quanto concerne la stampa era pari a 22.502, mentre per quanto riguarda il web era pari a 3.534. Nel 2013, invece, secondo i sondaggi, per la stampa i lettori erano 20.593, mentre per il web 3.692. [divider]In effetti, oltre a notare l’affluenza di lettori sul web e il defluire di chi sfoglia la versione cartacea del quotidiano, analizziamo il calo di alcune delle testate più lette o più conosciute.
La Repubblica, il quotidiano più letto in Italia e il secondo per diffusione, nel 2012 contava 3.008 lettori adulti, di cui 1660 maschi, 1342 donne e sul web i numeri risultavano essere pari a 1027. Nel 2013 per La Repubblica si parla di 2.848 lettori, di cui 1576 uomini, 1272 donne e 1079 utenti sul web.
Il Corriere della Sera, il primo quotidiano per diffusione e il secondo per numero di lettori, nel 2012 ne contava 2.964, di cui 1.802 maschi e 1.161 donne e sul web erano 738; nel 2013 2.540, di cui 1505 maschi, 1034 femmine e 722 lettori sul web.
Il Corriere dello Sport da 1809 lettori della versione cartacea e 219 della versione digitale, è passato, nel 2013 a 1598 per quanto concerne la prima; ma per quanto riguarda la seconda la cifra resta invariata.
La Stampa dal 2012 è passata da 1667 e 209, rispettivamente a 1427(versione cartacea) e 223 (versione digital). Per
Il Messaggero i numeri sono 1274 e 158, nel 2012, e 1163 e 159, nel 2013.
Il Sole 24 Ore da 1034 lettori per la versione cartacea e 320 lettori sul web, del 2012, adesso conta rispettivamente 951 e 338 lettori.
Il Mattino, in questo arco temporale, è passato da 874 e 68 a 815 e 63 lettori.
Il Giornale passa da 630 a 525 lettori, per quanto riguarda la versione cartacea e da 80 a 66 per la versione digitale.
Il Fatto quotidiano, invece, è l’unico in lieve aumento: da 481 a 484 per la versione cartacea e da 171 a 216 per il web. Sorprende anche, che per tale testata siano diminuiti dal 2012 al 2013 i lettori uomini, (da 307 a 278), ma che siano aumentate le lettrici donne: da 173 a 205. Per
L’Unità le cifre sono 197 e 40, nel 2012 e 185 e 32, nel 2013. Sono in calo anche i quotidiani free-press: per
Leggo le cifre nel 2012 erano 1352 e 22 e, nel 2013, invece 958 e 14. Per
Metro da 1395 e 9, si è passati nel 2013 a 1096 e 3. [divider]Cosa sta accadendo? Non si ha più il tempo di leggere o sfogliare un quotidiano mentre si è seduti al bar a sorseggiare un caffè; e forse non si ha neanche più la necessità di comprarlo. Sta di fatto che i numeri risultano essere allarmanti: non ci stiamo allontanando solo da Gutenberg ma, in realtà, proprio dal concetto di cultura. Non c’è cosa più spaventosa e spaventevole, probabilmente.[divider]
Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui