
” Mi dimetto da ministro. L’ho deciso per la mia dignità”. Queste le prime parole dell‘ex Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Nunzia De Girolamo, esponente del Nuovo Centrodestra di Alfano, coinvolta per mezzo di intercettazioni “rubate” durante colloqui informali a casa del padre, in questioni legate alla gestione della sanità pubblica in provincia di Benevento; le pressioni che, si ascolta dalle registrazioni, vengono mosse dalla ministro, all’epoca coordinatrice provinciale del Partito delle Libertà, sono sopratutto relative alla gestione del bar interno all’Ospedale Fatebenefratelli di Benevento.[divider]
“Mi dimetto da Ministro. L’ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo. Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità”: queste le parole amare dell’onorevole campana espresse in una nota ufficiale.
Questa nota è stata diramata a seguito dell’interrogazione parlamentare voluta dal Partito Democratico e dal Nuovo Centrodestra e che ha visto la De Girolamo parlare in un’aula semivuota dove non erano presenti a darle supporto né il suo segretario Angelino Alfano né il Premier Letta.[divider]
Nonostante la De Girolamo non fosse indagata ha deciso di dimettersi sottolineando che “il riserbo dei primi giorni è stata scambiato per imbarazzo. E invece era solo rispetto per il lavoro della magistratura”. Il Presidente Letta ha accettato le dimissioni ed ha assunto il ministero ad interim. spiega che secondo lui questa decisione renderà il governo più debole.
Quelli contenti invece dell’abbandono dell’incarico sono i grillini, che per primi avevano chiesto una mozione di sfiducia. Grillo in un tweet tuona “il M5S mantiene le promesse #tuttiacasa” e accanto alla foto dell’ormai ex ministro De Girolamo scrivono “fuori un altro”.
Quel che pare evidente è che queste dimissioni sono state un gran passo avanti per un’eventuale rimpasto di governo.
“Mi dimetto da Ministro. L’ho deciso per la mia dignità: è la cosa più importante che ho e la voglio salvaguardare a qualunque costo. Ho deciso di lasciare un ministero e di lasciare un governo perché la mia dignità vale più di tutto questo ed è stata offesa da chi sa che non ho fatto nulla e avrebbe dovuto spiegare perché era suo dovere prima morale e poi politico. Non posso restare in un governo che non ha difeso la mia onorabilità”: queste le parole amare dell’onorevole campana espresse in una nota ufficiale.
Questa nota è stata diramata a seguito dell’interrogazione parlamentare voluta dal Partito Democratico e dal Nuovo Centrodestra e che ha visto la De Girolamo parlare in un’aula semivuota dove non erano presenti a darle supporto né il suo segretario Angelino Alfano né il Premier Letta.[divider]
Nonostante la De Girolamo non fosse indagata ha deciso di dimettersi sottolineando che “il riserbo dei primi giorni è stata scambiato per imbarazzo. E invece era solo rispetto per il lavoro della magistratura”. Il Presidente Letta ha accettato le dimissioni ed ha assunto il ministero ad interim. spiega che secondo lui questa decisione renderà il governo più debole.
Quelli contenti invece dell’abbandono dell’incarico sono i grillini, che per primi avevano chiesto una mozione di sfiducia. Grillo in un tweet tuona “il M5S mantiene le promesse #tuttiacasa” e accanto alla foto dell’ormai ex ministro De Girolamo scrivono “fuori un altro”.
Quel che pare evidente è che queste dimissioni sono state un gran passo avanti per un’eventuale rimpasto di governo.
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