

Il governo ha deciso di porre la fiducia sul testo della nuova Legge di Stabilità, ex Finanziaria. Oggi alle 12.10 votano a Montecitorio mentre Lunedì 23 tocca ai Senatori di Palazzo Madama. Molte le voci di disappunto sul testo mentre molto lievi e tiepide quelle di apprezzamento. Primi tra tutti a dissentire e polemizzare col testo finanziario sono i sindaci che riuniti sotto la voce ANCI (associazione nazionale comuni italiani) e per bocca del loro Presidente e sindaco di Torino Piero Fassino fanno sapere di voler parlare addirittura col Presidente Napolitano per formalizzare la contrarietà alle disposizioni economiche. Il testo, afferma Fassino “configura una secca ed inaccettabile riduzione delle risorse a disposizione dei Comuni con gravi ed inevitabili conseguenze sulla erogazione dei servizi ai cittadini e sulle condizioni di vita di milioni di persone e di famiglie”. Ad accompagnare il coro di protesta anche i sindacati e Confindustria. [divider]Il Presidente Squinzi fa sapere che nonostante la crisi sia ormai al termine, non sono invece terminati i suoi effetti paragonabili solo a quelli di una guerra. “Qualche elemento positivo c’è ma certamente non è quello che ci aspettavamo e pensiamo che non sia sufficiente per far ripartire il Paese” è quanto afferma il rappresentante degli industriali durante un convegno di settore. Altre lamentale provengono dal mondo politico ed in particolare dal Movimento 5 stelle che definisce la Legge di Stabilità come una marchetta della casta a favore di lobbisti. Ma cosa prevede nello specifico questa nuove Legge di Stabilità? I punti salienti riguardano la sanatoria sugli oneri delle spiagge, il risanamento del buco dell’Inps, fondi per gli esodati, un condono sulle cartelle Equitalia, l’istituzione di un fondo per ridurre il cuneo fiscale, nuove regole sul diritto d’autore e l’editoria in generale e la web tax. [divider]Nello specifico, seguendo i punti precedentemente elencati: tutti i contenzioni relativi agli oneri di concessione demaniale di spiagge sono condonati pagando un 30% nell’immediato oppure il 60% in sei rate; grazie ad un intervento tecnico-contabile l’Inps vede sparire il debito sorto dall’incorporazione dell’Inpdap; sono pronti 950 milioni di euro per gli esodati con risorse che verranno prelevate dal 2014 al 2020; verranno condonati tutti gli interessi di mora per le cartelle Equitalia fino a febbraio del prossimo anno se pagate in un’unica soluzione; viene istituito un fondo per ridurre la pressione (il cuneo) fiscale sia alle imprese che ai lavoratori e ai pensionati grazie alla spending review e al recupero di denaro a seguito della lotta all’evasione fiscale; secondo il decreto “Destinazione Italia” è possibile sfruttare contenuti protetti dal diritto d’autore solo previo precedente accordo e il prezzo lo fissa l’Agicom; tutte le aziende straniere che intendono fare pubblicità su siti italiani devono dotarsi di partita iva italiana, a meno che non si sia un e-commerce.
Emanuela Nicoloro