

L’UdU di Napoli, Unione degli Universitari, ha una nuova crociata da combattere: la restituzione della tassa regionale del diritto allo studio per l’anno 2013/2013 vista la mancata trasparenza della sua gestione. La tassa, infatti, lo scorso anno ha subito un aumento del 125%, passando da 62,00 euro a 140,00 euro e, cosa più grave, senza versare il totale all’ADISU – come da legge – ma dando ad essa la stessa cifra percepita prima dell’aumento. Oltre a interrogare l’amministrazione sulla destinazione della restante parte della somma versata dagli studenti, l’UdU chiede il rimborso visto che l’aumento è stato dovuto alla mancata determinazione nei tempi necessari da parte della Regione dell’importo della tassa regionale sul diritto allo studio. Oltre al rimborso l’UdU chiede l’esenzione dal pagamento della stessa tassa per l’anno in corso, avendola pagata ingiustamente l’anno scorso. [divider]Questa battaglia è supportata da una raccolta di firme organizzata dall’Unione degli Universitari che sta avendo molto successo e che darà voce agli studenti in vista dell’incontro richiesto al Governatore Caldoro. [divider]Le iniziative dell’Udu sono diverse e cercano di colmare i vuoti provocati dalle difficili condizioni in cui si trovano gli universitari in Italia dopo la riforma Gelmini che, avendo portato tagli netti agli investimenti statali sul diritto allo studio, ha provocato non pochi danni. In Campania, in più, la situazione è quantomai tragica, con l’erogazione di circa il 30% in meno delle borse di studio rispetto alla media nazionale a fronte di un numero di aventi diritto tra i più elevati in Italia. Oltre a questa iniziativa, l’UdU continua la sua storica lotta contro i test d’ingresso nelle facoltà universitari, impegnandosi sia nel supportare fisicamente gli studenti nei giorni previsti per le prove di ammissione, sia nell’appoggiare legalmente coloro che, all’uscita delle graduatorie, desiderino fare un ricorso. Il diritto allo studio, così come è esplicito nella frase stessa, dovrebbe godere di massima libertà e l’Udu si batte proprio per questo.