

[dropcap]C[/dropcap]amminare a Napoli: una realtà fatta di strade “gruviera”, rifiuti accumulati che sbucano da tutte le parti, motorini e macchine in sosta selvaggia. Una condizione difficile per tutti. E per un diversamente abile? Cosa significa spostarsi per la città? Cosa significa raggiungere l’università, il posto di lavoro o semplicemente recarsi a mangiare una pizza nel centro storico? Lo spiega ai microfoni de Linkazzato.it Fortuna Russo, una giovane cittadina non vedente. Fortuna, laureata in Scienze della Comunicazione ed in procinto di conseguire il titolo specialistico, denuncia una città “Difficile che ti mette ogni giorno davanti a tantissime problematiche. Problematiche di tutti i tipi: barriere architettoniche, istituzioni assenti e di tutto di più”. Solo per raggiungere l’università, la ragazza deve affrontare una vera e propria “giungla”, un caos ingestibile che non le permette nemmeno di utilizzare il bastone per non vedenti durante il tragitto. Il tutto si svolge quotidianamente ed al cospetto del “sempreverde” mutismo delle istituzioni. Secondo Fortuna, i diversamente abili “sono poco considerati”, nessuno si prodiga per fornir loro una giusta ed adeguata assistenza.[divider] La studentessa si scaglia soprattutto contro la completa mancanza di supporti scolastici, di corsi di orientamento ed autonomia domestica. Sostegni che dovrebbero essere garantiti e finanziati dalle Asl e che, invece, puntualmente vengono pagati dagli assistiti, costretti a sborsare fior fior di quattrini. Inoltre, la giovane donna racconta di aver prestato servizio, qualche anno fa, presso l’Ufficio Disabilità del Comune di Napoli, ebbene disarmanti sono state le sue parole in merito a questa esperienza: “ Ho testimonianza diretta di tutto. Quindi più di me nessuno può dirlo che il Comune non dà niente. Ci sarà il deficit ma ci sono anche molte persone che non vogliono fare”. Fortuna è una ragazza brillante, talentuosa, solare, forte, tanto da essere riuscita a fare molto più rispetto a tanti suoi coetanei normodotati. Fortuna è il simbolo di tutti quei diversamente abili che non hanno paura del mondo e che, con tanti ed enormi sacrifici, sono riusciti a conquistare da soli una propria autonomia. Purtroppo però non tutti i disabili riescono a farcela da soli, per questo risulta fondamentale un adeguato sostegno da parte delle amministrazioni. Ma la realtà partenopea, troppo spesso, rende “disabile” anche una persona normodotata; dunque, cosa aspettarsi?
Massimiliano Notaro