

[dropcap]A[/dropcap] distanza di pochissimi giorni dalla tragedia di Santiago de Compostela dove un treno è deragliato provocando la morte di 80 persone, un’altra tragedia simile si è consumata ieri sera in Campania, a Monteforte Irpino. Nello specifico intorno alle 20:30, un pullman dell’impresa “Mondo Travel” di Giugliano è precipitato dal viadotto Acqualonga, al km 32 e 600 dell’A16, dopo essersi schiantato contro un guardrail. Il bus trasportava anziani, adulti e bambini che erano partiti, venerdì scorso, per un pellegrinaggio a Loreto e con sosta a Telese terme. Il disastroso incidente ha determinato la morte di 39 persone, di cui 30 tutte residenti a Pozzuoli mentre la restante parte era appartenente alle zone di Giugliano e Mugnano. La più piccola degli scomparsi è Simona Del Giudice, di 16 anni, deceduta insieme al padre mentre la sorella è rimasta gravemente ferita. Ed infatti ammontano a 9 i feriti gravi: cinque sono bambini, i quali sono stati tutti ricoverati presso l’ospedale Santobono di Napoli. Nello specifico, una bambina ed un bambino di tre anni sono tuttora in prognosi riservata ed in rianimazione mentre gli altri tre, di 10 e 4 anni, sono assistiti nel reparto di neurochirurgia e chirurgia d’urgenza.[divider] Restano invece ancora da appurare le cause della tragedia. In proposito la procura di Avellino ha avviato un’indagine con l’ipotesi di reato di omicidio colposo plurimo. Dalle prime ricostruzioni ed in seguito ad una prima analisi delle gomme e dei freni, effettuate sui resti del pullman, sembra che le ruote fossero consumate; come affermato dal vicesindaco di Monteforte, possessore di un’autofficina. Ma davanti all’istituto scolastico “Don Bosco”, dove si trovano le salme, si parla anche di una ruota scoppiata mentre il mezzo era sul viadotto e che il conducente, anche lui deceduto, abbia sbandato nel disperato tentativo di evitare una “muro” di automobili ferme al km 28 a causa di un altro incidente. Inoltre, resta da accertare anche la reale velocità del bus in un’area in discesa, tratto, questo, che già in diverse occasioni è stato protagonista di drammatici incidenti. Importanti, per fare luce sulla dinamica dei fatti, sono le testimonianze degli operatori di servizio i quali hanno riferito di aver visto l’autobus a forte velocità con la parte anteriore aperta o mancante, probabilmente a causa di un precedente contatto con il bordo autostradale. E proprio il personale di Autostrade per l’Italia ha riscontrato parte del sistema di trasmissione del pullman al chilometro 33,650, non lontano dal luogo della tragedia.[divider] Si ipotizza, dunque, che probabilmente il veicolo fosse stato danneggiato mentre viaggiava in autostrada in un tratto a forte discesa. In attesa di certezze, Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, in un messaggio inviato al governatore della Campania, Stefano Caldoro, si è espresso con parole dure contro una “Sciagura inaccettabile che richiama tutti, istituzioni e cittadini, ad un più tenace impegno per la sicurezza stradale e impone ogni iniziativa utile a ridurre i fattori di rischi”. Un disastro che ha scosso l’intera Penisola: infatti sono numerosi i messaggi di cordoglio provenienti da Nord a Sud. Probabilmente domani il premier Letta si recherà a Pozzuoli, dove in mattinata saranno celebrati i funerali delle vittime. Tra il dolore e la disperazione per l’immane sciagura accaduta, emerge anche la rabbia. Una rabbia che si scaglia contro la sicurezza stradale, contro dei controlli che probabilmente non sono mai stati effettuati. Poteva essere evitata questa ennesima strage?
Massimiliano Notaro