
[dropcap]I[/dropcap] comuni versano in uno stato di criticità estremamente grave e i tagli dei quasi tre miliardi sicuramente non alleggeriscono questa drammatica situazione. Questo è quanto sostenuto durante la riunione dell’Ufficio di Presidenza dell’Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) che si è tenuta a Roma per mettere in tavolo la difficile situazione economica in cui versano gli enti locali proprio a causa dei continui scivolamenti delle riscossioni tributarie e della spending review.
Secondo quanto dichiarato da Alessandro Cattaneo, sindaco di Pavia, l’85% dei comuni non ha approvato i bilanci e non sono in grado di farlo.
Secondo Cattaneo, infatti, il sistema dei Comuni è a rischio collasso se non si interviene tempestivamente mentre invece il sindaco di Livorno e coordinatore nazionale dell’Anci, Alessandro Cosimi, precisa che “in sette anni noi abbiamo restituito al debito pubblico 15 miliardi di euro. Chiunque capirebbe che non si può continuare per questa strada, fino a che punto si può arrivare”.
Cosimi poi continua facendo un esempio per rendere più chiara la situazione disastrosa in cui sono costretti i Comuni: “Sulle scuole materne per esempio, noi surroghiamo per il 60% le spese che poi non ci sono restituite”.
Dunque i sindaci chiedono che ci sia una riforma delle tassazioni locali per dare aria ai Comuni e per non far pagare poi ai cittadini le conseguenze di questi tagli esasperanti.
Massimiliano Notaro