
Vogliamo scherzare parafrasando un famoso ritornello sanremese di Elio e Le Storie Tese ma spesso fare ironia serve a evitare di pensare alle cose strane, se non addirittura assurde, che ci passano sotto agli occhi. A volte le scartoffie e le prese di posizione a priori superano ogni umana comprensione, oltre, come in questo caso, il buon senso e il profitto economico.[divider]Già da mesi l’azienda multinazionale Ferrero ha dichiarato sui media che a Maggio, il giorno 18 per la precisione, festeggerà i 50 anni dell’arcinota icona della golosità, la Nutella. Per farlo alla grande ha scelto Piazza del Plebiscito a Napoli; qui dal mattino moltissime saranno le iniziative proposte fino all’evento culmine, in serata: il concerto di un mito pop degli ultimi anni, la stella libano-inglese dell’ultima edizione di X Factor, Mika.
Nonostante il gran battage promozionale l’ok definitivo per l’uso di Piazza del Plebiscito ancora deve arrivare.
Perchè vietare un evento di caratura nazionale? Perchè dire di no ad un anniversario che l’azienda Ferrero avrebbe potuto fare in qualsiasi luogo ed invece ha scelto Napoli e la sua piazza più famosa, Piazza del Plebiscito?
La risposta a quanto pare è una sola: la Soprintendenza e la Direzione regionale per i Beni paesaggistici e culturali impongono vincoli per la salvaguardia della piazza e qualsiasi manifestazione che sia a carattere marcatamente commerciale è bandita.
Perfetto. Nessun problema. Salvaguardiamo la piazza. Ma i burocrati della Soprintendenza, degli assessorati e di tutti gli altri enti regionali che si interessano della storia culturale-artistica-architettonica di Napoli dove sono mentre la Piazza di giorno e di notte diventa meta di persone che bivaccano, vandali che imbrattano le colonne della Chiesa di San Francesco di Paola, ubriachi che si liberano corporalmente e lasciano un odore nauseabondo sotto il porticato? Dove sono i colletti bianchi mentre nessuna attività commerciale o culturale vuole più affittare alcun locale sotto i portici della Chiesa?
Non c’è certamente bisogno del Sindaco De Magistris o del Ministro Dario Franceschini per dire – testuali parole del Ministro democratico – «che la salvaguardia dei monumenti e delle piazze non deve necessariamente tradursi in un impedimento a manifestazioni pubbliche, soprattutto quando queste possono essere, come un bel concerto, un’occasione di utilizzo e valorizzazione del patrimonio pubblico mettendolo a disposizione di tutti i cittadini». Si tratta di buon senso pensare che un evento con tale risonanza mediatica possa creare un indotto economico per molte attività di ristorazione o alberghiere del centro e non è solo voglia di “vendere” una Piazza magnifica per fare cassa?
Il Sovrintendente Giorgio Cozzolino – che in questi giorni è in ferie – ed il Direttore regionale per i beni culturali, Gregorio Angelini, incontreranno Lunedì gli assessori competenti del Comune per decidere definitivamente il da farsi.[divider]Prescindendo dalla natura commerciale o meno della manifestazione, la Ferrero ha già stabilito di voler pagare circa 50 mila euro per il suolo pubblico della piazza e si è impegnata a restaurare le statue equestri che campeggiano trionfanti tra i bimbi che giocano al pallone sui sanpietrini. Inoltre il concerto sarà gratuito per cui tutta la cittadinanza è invitata a parteciparvi.
La Rete è in fermento già da giorni e Mika, lo special guest, ha addirittura già annunciato la sua partecipazione all’evento.
Le dichiarazioni del Ministro Franceschini sembrano voler far spingere l’asticella a favore della manifestazione, ma il condizionale è ancora d’obbligo.
In caso positivo, se quindi Mika canterà e con lui altri big della musica, speriamo almeno di non vedere affacciati ai balconi dei signorili palazzi che affacciano appunto su Piazza del Plebiscito dipendenti e capoccioni di tutti quegli enti che, scartoffie alla mano, rendono la città di Napoli meno competitiva e sempre più provinciale. Salvaguardia sì, della coerenza però.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
Perchè vietare un evento di caratura nazionale? Perchè dire di no ad un anniversario che l’azienda Ferrero avrebbe potuto fare in qualsiasi luogo ed invece ha scelto Napoli e la sua piazza più famosa, Piazza del Plebiscito?
La risposta a quanto pare è una sola: la Soprintendenza e la Direzione regionale per i Beni paesaggistici e culturali impongono vincoli per la salvaguardia della piazza e qualsiasi manifestazione che sia a carattere marcatamente commerciale è bandita.
Perfetto. Nessun problema. Salvaguardiamo la piazza. Ma i burocrati della Soprintendenza, degli assessorati e di tutti gli altri enti regionali che si interessano della storia culturale-artistica-architettonica di Napoli dove sono mentre la Piazza di giorno e di notte diventa meta di persone che bivaccano, vandali che imbrattano le colonne della Chiesa di San Francesco di Paola, ubriachi che si liberano corporalmente e lasciano un odore nauseabondo sotto il porticato? Dove sono i colletti bianchi mentre nessuna attività commerciale o culturale vuole più affittare alcun locale sotto i portici della Chiesa?

Non c’è certamente bisogno del Sindaco De Magistris o del Ministro Dario Franceschini per dire – testuali parole del Ministro democratico – «che la salvaguardia dei monumenti e delle piazze non deve necessariamente tradursi in un impedimento a manifestazioni pubbliche, soprattutto quando queste possono essere, come un bel concerto, un’occasione di utilizzo e valorizzazione del patrimonio pubblico mettendolo a disposizione di tutti i cittadini». Si tratta di buon senso pensare che un evento con tale risonanza mediatica possa creare un indotto economico per molte attività di ristorazione o alberghiere del centro e non è solo voglia di “vendere” una Piazza magnifica per fare cassa?
Il Sovrintendente Giorgio Cozzolino – che in questi giorni è in ferie – ed il Direttore regionale per i beni culturali, Gregorio Angelini, incontreranno Lunedì gli assessori competenti del Comune per decidere definitivamente il da farsi.[divider]Prescindendo dalla natura commerciale o meno della manifestazione, la Ferrero ha già stabilito di voler pagare circa 50 mila euro per il suolo pubblico della piazza e si è impegnata a restaurare le statue equestri che campeggiano trionfanti tra i bimbi che giocano al pallone sui sanpietrini. Inoltre il concerto sarà gratuito per cui tutta la cittadinanza è invitata a parteciparvi.

La Rete è in fermento già da giorni e Mika, lo special guest, ha addirittura già annunciato la sua partecipazione all’evento.
Le dichiarazioni del Ministro Franceschini sembrano voler far spingere l’asticella a favore della manifestazione, ma il condizionale è ancora d’obbligo.
In caso positivo, se quindi Mika canterà e con lui altri big della musica, speriamo almeno di non vedere affacciati ai balconi dei signorili palazzi che affacciano appunto su Piazza del Plebiscito dipendenti e capoccioni di tutti quegli enti che, scartoffie alla mano, rendono la città di Napoli meno competitiva e sempre più provinciale. Salvaguardia sì, della coerenza però.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui
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