E’ di moda il tatuaggio. Molto tempo fa la pelle a colori era solo preferita dai carcerati. Oggi due milioni di italiani sono tatuati, e la cosa strana è che lo sono soprattutto i giovanissimi, le persone di ceto alto e i divi dello spettacolo.
Il piercing
I giovani usano il piercing, cioè bucano il corpo in alcune parti facendolo attraversare la pelle da un anello o un chiodo. Le parti trafitte con un foro più comune sono lingua, lobi, labbra, ombelico. In Africa e in Etiopia questo fenomeno reca inestetismi anche gravi. Infatti, nelle donne etiopiche le labbra possono incorporare un piatto d’argilla o una lancia; esse si allargano a dismisura provocando deformità inaudite. Gli etnologi hanno definito il piercing delle donne africane come un messaggio di subordinazione agli uomini. Anche i disegni di cicatrici (scarificazione) sono dei messaggi d’identificazione delle tribù africane. Essi rappresentano la protesta, con la piena volontà di ribellarsi al dominio imperante.
Il tatuaggio
Oggi di moda è il tatuaggio che va a decorare vaste zone del corpo. Ma un corpo tutto tatuato che messaggio potrebbe impartire? L’estetica del corpo, però, assume un aspetto particolare per i tatuati.
La comunicazione tramite il disegno sia sul corpo o sulla pietra è un segno che ci portiamo dietro già dai primi millenni della storia dell’umanità. Infatti, alcune mummie sono state ritrovate tatuate come la Similaun, appartenente al 2000 a. C. La bravura del tautatore è come sempre un indice di garanzia per non cadere nell’inestesismo. Un tatuaggio deve durare tutta la vita e decorare in modo eccellente il proprio corpo.
I tatuaggi possono arrecare danni
I tatuaggi possono portare serie infezioni fatali come setticemia e malattie gravi ( l’epatite C). Se non sono incisi con l’osservanza di norme igieniche, quindi, possono essere fatali. Se è disegnato male, il tatuaggio può trasmettere nelle persone insoddisfazione e anche un sentimento di colpa per averlo fatto e, magari, scegliere di cancellarlo con un intervento chirurgico in anestesia totale. C’è una notevole fetta di giovani che però affermano che il tatuaggio col tempo diventa qualcosa di estraneo sul corpo.
Questi rigetti, per così dire, accadono spesso anche nelle persone che hanno ricevuto parti esterne trapiantate del corpo. Un tatuaggio o un arto trapiantato, quindi, può arrecare degli spiacevoli problemi psicologici al punto da doverne per forza di cose farne poi a meno.