Attenzione uomini l’8 marzo è vietato regalare mimose alle vostre donne, ed il dictat arriva direttamente dal Comune di Napoli con l’iniziativa “Zero Mimose”, lanciata da Alessandra Clemente assessore ai Giovani del Comune di Napoli. Presentato alla Sala Giunta di Palazzo San Giacomo, il progetto solleva la questione del consumismo dilagante legato alla festa della donna che si festeggia in tutto il mondo l’8 marzo, e che è diventata una mera occasione per vendere mimose, baci perugina ed organizzare cene a tema per donne in libera uscita. “Sta a ciascuna di noi – dice la Clemente – la responsabilità di valorizzare o piuttosto banalizzare la giornata dell’8 marzo. Il consumismo a volte soffoca le lotte per diritto di voto, emancipazione, lavoro, pari opportunità e ancora per consultori, asili nido e sessualità libera. La festa ricorda che un cammino è stato fatto, e tocca a noi portarlo avanti”. L’iniziativa riporta questa occasione su un piano di confronto dei problemi che ancora oggi attanagliano la vita delle donne, come la disparità di salario, la mancanza di opportunità di lavoro per le donne che decidono di avere figli, la violenza di genere e le discriminazioni di ogni tipo. Il programma della giornata dell’8 marzo prevede dunque alle 10,30 un appuntamento al Gran Caffè Gambrinus dove, dopo una performance, ci sarà un riflessione sul quotidiano delle donne, moderata da Chiara Marasca, giornalista del Corriere del Mezzogiorno, con racconti e testimonianze. Dalle 19 invece ci si sposta al Circolo dei Canottieri dove tantissime donne presteranno la loro arte sotto diverse forme. La giornata avrà come scopo la donazione di 6 borse di studio/formazione/lavoro, della durata di 1 anno, a favore di donne utenti degli sportelli di ascolto del territorio (Lilith, Cassandre, Dream Team e Maddelena) nel campo della moda, messe a disposizione dall’Accademia di Formazione Profashion Team di Nunzio Russo per iniziare un percorso di reinserimento nel mondo del lavoro. Nel corso della serata sarà messo all’asta un abito della stessa maison e l’incasso sarà devoluto a sostegno della cooperativa sociale Altri Orizzonti “Made in Castel Volturno – Vestiamo la libertà”, che opera con donne immigrate sottratte allo sfruttamento e alla tratta.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui