E’ di martedì 3 Dicembre la firma del
Sindaco Luigi De Magistris all’ordinanza comunale per la
rimozione della colmata dell’arenile di Bagnoli- Coroglio e la
bonifica della relativa zona. Finalmente chi ha inquinato paga. O al massimo pagherà se non attesta l’avvenuta bonifica.Il provvedimento ordina a
Fintecna Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla presentazione del progetto per la rimozione integrale della colmata così da mettere in sicurezza tutto il tratto litorale di Bagnoli e Coroglio. Sempre nello stesso provvedimento viene ordinato a
Cementir Italia Spa di provvedere, entro 30 giorni, alla realizzazione delle opere necessarie alla messa in sicurezza permanente del sito contaminato di pertinenza ai fini della eliminazione dei pericoli per la salute collettiva. Mentre richiede alla
Fondazione Idis (quella che, per intenderci, gestisce anche Città della Scienza) di provvedere, entro 30 giorni, e per la stessa ragione, alla presentazione della certificazione di avvenuta bonifica.Si tratta di una ordinanza con carattere d’urgenza a causa del fatto che- come recita testualmente il provvedimento –
“allo stato sussistono rischi per la salute pubblica connessi alla presenza della colmata, alla mancata bonifica dei siti Cementir e alla mancata certificazione dell’avvenuta bonifica del sito Fondazione Idis, tanto che ancora perdura il divieto di balneazione e quello di frequentazione degli arenili”. L’area di colmata, da analisi tecniche, risulta caratterizzata da numerosi agenti inquinanti tra cui arsenico, cadmio, piombo, stagno e zinco mentre nelle acque di falda è stata ritrovata una presenza di contaminazione diffusa in idrocarburi.
Come ben scrive il sindaco sul suo profilo pubblico su Facebook: “stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili per pretendere, da chi ha inquinato, il risanamento di Bagnoli e, per questo, continuiamo ad impegnarci per ottenere dal governo le risorse necessarie per completare la bonifica di un territorio che non può più aspettare. Si tratta dunque di un’ordinanza senza precedenti perché siamo stanchi di attendere: Napoli e il quartiere di Bagnoli devono vedere riconosciuti i propri diritti, in particolare quello alla salute e all’ambiente salubre. Da troppi anni, Bagnoli è l’emblema nazionale di una promessa mancata da parte dello Stato, anzi direi tradita, perché la storia di questa bonifica mai completata è una ferita di dimensioni nazionali che non può essere dimenticata, soprattutto perché ancora aperta”.