All’indomani delle manifestazioni giovanili in difesa del clima, andate in scena in tutto il mondo, Greta, la giovane attivista svedese è stata accolta al Palazzo di Vetro da un fragoroso applauso dove ha esordito dicendo: “Milioni di persone in tutto il mondo, soprattutto giovani, hanno marciato e chiesto vere azioni sul clima. Abbiamo mostrato che siamo uniti, e che noi giovani siamo inarrestabili, un cambiamento c’è, anche se il cambiamento climatico corre più veloce di noi “.
Il Segretario Generale dell’ONU Guterres ha sottolineato invece che tanti provvedimenti non si sono presi ancora in favore del clima ed il suo impegno all’ONU andrà nella direzione dei fatti e non delle buone intenzioni.
Milioni di ragazzi (le stime parlano di 4 milioni, con 360 tweet registrati al minuto) hanno sfilato nelle città, da New York a Kabul, da Dacca a Nairobi, contro i cambiamenti climatici. Il nuovo sciopero globale, che vedrà svolgersi manifestazioni fino al 27 settembre, fa appello alla ”giustizia climatica” in vista dello Youth Climate Summit. L’obiettivo è quello di fare pressione sui governi per agire contro le emissioni inquinanti e rispettare gli accordi di Parigi. Una protesta pacifica che attraversa i cinque continenti.
Al vertice dei giovani sul clima a rappresentare l’Italia dei movimenti vi era Federica Gasbarro, la studentessa romana di 24 anni portavoce del Friday For Future di Roma che ha riferito di essere prontissima a far valere le idee di tutti i giovani, ribadendo ciò che sostiene da sempre ossia che sono necessarie azioni drastiche, lungimiranti, affinché gli accordi di Parigi vengano rispettati, affinché con le emissioni, globalmente, nell’atmosfera non si superi la soglia dell’1,5° e, ci sia una vera decarbonizzazione dell’economia, del modo di trasportare persone e cose, un vero e proprio cambio di rotta.
Ha detto Federica di parlare a nome di tutti i giovani, aggiungendo che tutti i ragazzi ci tengono a vivere in un futuro prossimo, vedendo crescere i propri figli che respirano semplicemente aria senza avere paura di sapere cosa contenga.
Donald Trump non parteciperà al vertice Onu sui cambiamenti climatici. È quanto emerso dall’agenda del presidente Usa, che al Palazzo di Vetro, in concomitanza con l’evento dedicato al clima, parteciperà invece ad una sessione dedicata alle persecuzioni religiose nel mondo. Al vertice sul clima, previsto alla vigilia della 74esima edizione dell’Assemblea generale dell’Onu, gli Usa saranno rappresentati da Marcia Bernicat, sottosegretario per gli oceani e affari internazionali di carattere scientifico e ambientale, hanno reso noto dal dipartimento di Stato americano.