In questi giorni ad Amburgo, Germania, è in corso il G20, il forum sulla governance mondiale, un incontro tra i ministri e i presidenti delle nazioni più importanti per parlare delle principali questioni che interessano il mondo intero: uno dei punti fondamentali è l’ambiente.
Il G20 ha confermato gli impegni sul clima, ma senza gli stati uniti: “Sul clima ci siamo resi conto che dove non c’è un consenso bisogna esprimere il dissenso nel comunicato – ha detto Angela Merkel alla fine del G20 -. Sappiamo che gli Usa hanno detto che vogliono uscire dall’accordo sul clima, ma io sono lieta di dire che tutti gli altri sono concordi sul fatto che non si possa tornare indietro”. Intanto il presidente francese Emmanuel Macron, a margine del G20 di Amburgo, ha annunciato un summit sul clima il 12 dicembre a Parigi.
Altra questione rilevante è stata quella del terrorismo, sull’importanza di limitare la diffusione del materiale terroristico, sollecitando le grandi piattaforme web per la rimozione automatica di contenuti di radicalizzazione legata al rischio terrorismo. Infine una questione molto importante per l’Italia che non era centrale tra le discussioni programmate dal G20, quella migratoria legata alla situazione africana e il suo sviluppo. Il presidente Gentiloni ha annunciato l’esito della discussione che si è focalizzata su un ottica più ampia e non solo del mediterraneo, “non era scontato”, dice, “che si confermassero gli impegni del settembre scorso a New York” arrivando quindi ad un nulla di fatto per l’Italia.
I leader del G20 hanno detto chiaramente che i mercati devono essere aperti e che bisogna combattere sia il protezionismo che le pratiche scorrette: a dirlo la cancelliera Angela Merkel nella conferenza stampa finale del G20 di Amburgo. Per il premier Paolo Gentiloni si è trattato di un G20 “realistico”, con un “compromesso sul commercio”. “Il G20 – ha aggiunto – si pronuncia contro il protezionismo e i comportamenti scorretti nel commercio, anche se forse rispetto al documento di Taormina c’è qualche concessione in più per quanto riguarda le misure difensive adottate da singoli Stati”.