Un anno fa succedeva qualcosa che nessun napoletano avrebbe mai potuto immaginare, un incendio, che s’ipotizza doloso, riduceva in macerie uno dei poli scientifici europei più importanti, Città della Scienza. Sentimenti d’indignazione e disperazione, i cittadini si sentono derubati di un loro tesoro, i bambini lasciano testimonianze dell’amore per il loro parco scientifico preferito, i genitori denunciano la mancanza di un punto di riferimento per l’educazione dei loro figli. Nascono movimenti di sostegno e tante piccole lotte pacifiche che hanno determinato la prosecuzione di alcune attività espositive nel centro e un’ondata di solidarietà che ha raccolto circa 1,5 milioni di euro. (Guarda l’intervista de linkazzato.it a Vincenzo Lipardi delegato Città della Scienza) Ma il 4 marzo diventerà la data di un nuovo inizio, “Città della Scienza rinascerà più bella di prima – assicura il suo fondatore, Vittorio Silvestrini – e nel giro di due, massimo tre anni. Con l’accordo che ci accingiamo a firmare diamo il via ai bandi per la progettazione. Dopo un anno partiranno quelli per gli appalti e nel giro di un ulteriore anno e mezzo dovrebbe essere tutto pronto. Abbiamo sconfitto la lentezza della burocrazia e del sistema, ma ora possiamo guardare al futuro con ottimismo. Certo, rimane la rabbia per quello che è successo e lo sconcerto, un anno dopo, di non sapere chi è stato e perché”.[divider] E’ di qualche giorno fa, infatti, la notizia che il 4 marzo verrà siglato un accordo tra Comune, Regione e la fondazione Idis che prevede la ricostruzione di Città della Scienza dov’era, solo un po’ più indietro per consentire il recupero della spiaggia di Bagnoli. L’accordo istituisce investimenti pari a 55,9 milioni di euro, 22,5 dei quali a carico della Fondazione, mentre i restanti 33,4 a carico della Regione. Il Comune invece provvederà alla bonifica del litorale con 45 milioni. Non manca quindi, dal programma delle azioni di ricostruzione, l’attenzione nei confronti della costa bagnolese. Non ne sono così convinte però, le numerose associazioni e i movimenti cittadini di quartiere, che tenteranno il boicottamento dell’accordo con la manifestazione “A Carnevale nessun accordo vale”: “Nell’anniversario dell’incendio, Governo, Sindaco e fondazione Idis stringeranno un patto scellerato a danno dell’interesse pubblico ed in deroga a tutti gli strumenti urbanistici e le norme di tutela paesistica dell’area – sostengono i contestatori in un documento web – il grimaldello per un ben più ampio assalto speculativo al territorio di Bagnoli”. Tra queste Bancarotta Bagnoli, Lido Pola Liberato, Iskra Area Flegrea, Assise Bagnoli, Una Spiaggia per tutti che continuano, “Vogliamo informare e mobilitare i cittadini, le associazioni ed i movimenti cittadini, assumendo il 4 marzo come data in cui costruire una mobilitazione cittadina in difesa di Bagnoli”. [divider]Dal canto suo Luigi Amodio, direttore della fondazione Idis, sostiene, «Questo accordo istituzionale per la ricostruzione fa di Città della Scienza il punto di ripartenza del progetto di riqualificazione dell’area di Bagnoli. Accanto al salvataggio delle strutture rimaste in piedi, si prevede la realizzazione di un nuovo edificio museale. L’aspetto più importante, dal punto di vista civile e politico, è che Città della Scienza sarà ricostruita nello stesso luogo. Contemporaneamente ci saranno interventi di ripascimento della costa e la creazione di una spiaggia pubblica. È poi partito un dibattito sulla revisione del piano urbanistico di Bagnoli che per anni non è stato realizzato». Il bando internazionale per la progettazione del nuovo Science Centre sarà pubblicato poco dopo la firma dell’accordo, ma già in queste fasi si lavora sui contenuti con museologi scientifici, e sull’importanza della necessità di creare occupazione giovanile. Già prima del rogo era presente nel centro un incubatore d’impresa, che verrà reinserito all’interno di un’area per imprese innovative insieme ad un FabLab e un Centro per imprese post-incubate. Per questi interventi è previsto uno stanziamento di 3,8 milioni di euro, a carico del ministero dell’Istruzione. Per la fine del 2015 è prevista, inoltre, l’apertura del museo di anatomia, Corporea negli spazi sopravvissuti all’incendio. Alle proteste dei movimenti, Amodio ribatte, come da un’intervista rilasciata ad Europa, <<Noi comunque dialoghiamo con tutti quelli che lo vogliono, anche se le decisioni spettano alla politica. Al momento governo, regione e comune ritengono che ci sia piena compatibilità tra la spiaggia e Città della scienza>>. Enti di cui i cittadini, però, non si fidano più.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui