Circa un anno fa moriva Hugo Chávez Frias, il presidente della Repubblica Bolivariana del Venezuela. Una figura importante della storia internazionale, tanto amata nel suo paese per la sua rivoluzione socialista quanto criticata e ostacolata dal governo americano e da parte dei governi occidentali per la sua amicizia con stati non democratici come Cuba. Dopo circa due anni di lotta contro un tumore violento, nel 2013 lascia il governo e la presidenza al suo successore designato, Nicolas Maduro, che ad un anno dalla sua morte lancia una campagna di celebrazione dal nome “Por aquí pasó Chávez”, coinvolgendo tutte le rappresentanze diplomatiche venezuelane ma anche i tantissimi consolati presenti in tutto il mondo.
A Napoli il consolato venezuelano ricorderà il suo Presidente con un ciclo di incontri che ne racconteranno le gesta al Pan, Palazzo delle arti di Napoli (via dei Mille 60). Primo di questi incontri si terrà venerdì 7 febbraio alle 17 con la proiezione del documentario, “ Chávez Venezuela and the new America Latina” in cui Aleida Guevara, figlia del “Che”, intervista il presidente Hugo Chávez. Alessandra Riccio codirettrice della rivista “Latinoamerica” e docente Università “Orientale” di Napoli, sarà ospite della proiezione insieme ai consoli Carlos Abreu e Marnoglia Hernández che interveranno sulla rivoluzione del 4 e del 27 febbraio. Giovedì 13 febbraio sempre alle 17 al centro della discussione, moderata dai giornalisti Francesco Romanetti e Guido Piccoli, un documentario sull’infanzia e l’adolescenza del Presidente dal titolo “L’aranero di Sabaneta”; venerdì, 21 sarà a volta de “L’Ultimo Comandante” di Oliver Stone, alla presenza della sociologa Indira Pineda. L’ultimo appuntamento è previsto il 28 febbraio, in cui la scrittrice e giornalista (Le Monde Diplomatique/ Il Manifesto) Geraldina Colotti, introdurrà e parlerà del documentario “I sogni arrivano come la pioggia”, in cui Hugo Chávez racconta la sua vita.[divider]Se vuoi ascoltare l’articolo letto dalle nostre redattrici clicca qui