Ahed Tamimi e Jorit sono stati entrambi liberati, quest’ultimo un giorno dopo l’attivista diciassettenne.
I conflitti tra stato palestinese e Israele iniziano negli anni venti del Novecento, quando gli israeliani rivendicano i territori dello stato palestinese, considerato allo stesso tempo dal movimento sionista come patria storica del popolo ebraico e dal movimento nazionalista palestinese come territorio appartenente ai suoi abitanti. Negli anni sessanta iniziano le occupazioni militari da parte di Israele nel territorio palestinese, volendo ottenere Israele la sovranità sullo stesso e il controllo della popolazione.
Proprio nella Palestina occupata nasce Ahed Tamimi, ora diciassettenne che ha però iniziato la sua lotta contro l’occupazione israeliana, già da quando era piccola, protestando e facendo sentire la sua voce contro i sopprusi dei militari, virale il video dell’allora undicenne che agita i pugni contro i soldati, poi nel 2015 mentre mordeva la mano di un militare per impedire l’arresto del fratellino e otto mesi fa quando dopo aver intimato a due militari di andarsene, Ahed Tamimi, ha schiaffeggiato uno di essi. Ripresa da un cellulare, la vicenda è divenuta internazionale, soprattutto dopo il suo arresto e detenzione per otto lunghi mesi. In questo contesto Jorit, street art napoletano, ha voluto fare un tributo protesta contro quell’arresto ingiusto con la sua arte, attraverso un murales che rappresenta il volto della ragazza e proprio per questo arrestato, con l’accusa di aver “danneggiato e imbrattato la Barriera di difesa nella zona di Betlemme”. Ahed Tamimi è stata liberata dopo una detenzione che durava otto mesi, senza dubbio più per motivi politici anziché per lo schiaffo dato al soldato israeliano, e le sue prime parole sono state “La resistenza continuerà finché l’occupazione non sarà stata rimossa”. Accolta dalla folla da un abbraccio collettivo, è stata poi ricevuta dal presidente dell’Anp Abu Mazen che ha affermato “Tu sei il simbolo della lotta palestinese per ottenere la libertà”, l indipendenza e lo Stato di Palestina”.
Jorit e il suo amico palestinese con cui è stato arrestato, è stato poi rilasciato nella giornata di ieri, intorno alla sua vicenda legata a quella di Tamimi, si sono mobilitati in tanti soprattutto artisti napoletani. Ahed Tamimi con la sua forza, nonstante la giovane età è divenuta ormai il simbolo della resistenza palestinese e per molti giovani palestinesi, e ora anche a livello internazionale.