Il regista nuorese Francesco Bussalai firma per “ Relegalized” un docufilm che si prospetta un percorso che rivive la storia della “pianta più utile e proibita al mondo”, come afferma lo stesso. La storia parte dall’Oregon e prosegue attraverso diversi Stati americani fino alla legalizzazione nel 1998 per uso medico ed infine per uso ricreativo della marijuana.
L’opera di Bussolai si focalizza anche sull’attuale dibattito e il proibizionismo in Italia, gli aspetti negativi sull’economia di tale divieto e quelli positivi sulla salute, in collaborazione con il neuroscienziato di fama mondiale Gianluigi Gessa e la testimonianza di un bambino di 9 anni che controlla la sua epilessia con qualche goccia di olio di cannabis.
Diverse saranno le tappe per l’anteprima di Relegalized, tra cui Cagliari, Nuoro e nella camera del Senato il 29 Maggio. Il film, autofinanziato, è stato annunciato dopo “Four-twenty, Giornata mondiale della cannabis” a Milano, che ha visto gli esponenti dei Radicali Italiani, distribuire semi di cannabis ai cittadini per protestare contro il Parlamento italiano, dove da circa sei mesi, tiene bloccato l’esame della legge per regolamentare la cannabis.
E mentre in Italia le forze politiche demandano al futuro decisioni importanti, in Canada il primo ministro Justin Trudeau, Partito Liberale, ha presentato una proposta di legge per liberalizzare l’uso ricreativo della cannabis per soli adulti ( dal 2001 è permesso l’uso curativo). Se la proposta diventerà legge, il Canada sarà il secondo paese al mondo con una legislazione di questo tipo, dopo l’Uruguay.
Attualmente nel paese sudamericano è legale l’acquisto in farmacia ed il prezzo è fissato dallo Stato, anche coltivare personalmente e tramite un ente pubblico ideato dal presidente Mujica.
Negli Stati Uniti i cittadini hanno votato sulla depenalizzazione della cannabis insieme alle presidenziali: California, Nevada, Maine, Massachussetts, l’hanno liberalizzata per scopi ricreativi; Florida, Arkansans, Montana, North Dakota, solo per scopi medici. Il quesito bocciato in Arizona dove si proponeva per scopi ricreativi.