Dopo la sfida sui binari dei treni, ecco un nuovo pericolosissimo “gioco”, Blue Whale challenge, letteralmente, la sfida della Balena blu. Nato su un social network russo, Vkontakte, si è subito diffuso tra gli adolescenti, mietendo dal 2016 circa 130 vittime, il numero è forse maggiore poiché ogni traccia viene cancellata dallo stesso utente. Infatti il “giocatore” contatta il “ custode” tramite alcuni hashtag e inizia la sfida di 50 tappe, la prima riconoscibile, è quella di tracciarsi una balena sul braccio con un coltello. Le successive sarebbero meno ardue, per così dire, ma spesso umilianti e poi l’ultima che prevede il suicidio: il custode decide la modalità della morte già dalla ventiseiesima sfida.
Un “gioco” pericoloso che sta mietendo molte vittime, l’ultima in Portogallo dove una diciottenne è stata ritrovata morta e in Spagna un’adolescente è stata ricoverata dopo che i genitori avevano scoperto l’iniziazione all’insano challenge.
Non possiamo comprendere i veri motivi che conducono questi giovani ad iniziare e soprattutto terminare queste sfide, è certo che si tratta di persone influenzabili, deboli e per questo è necessario che ci sia più attenzione ai social network che i figli frequentano ed i segnali che possono trasmettere, come in questo caso autolesionismo, ben visibili sul corpo.
Un’inchiesta di Novaya Gazeta mette in luce l’esistenza di gruppi chiusi e segreti collegati alla Balena blu ed altri in cui l’immagine di un’adolescente Russa, suicidatasi nel 2016, è diventata una sorta di immagine di culto per i followers. Non è più una leggenda metropolitana, ma una realtà cruda e desolante che è difficile da contrastare, dati i mezzi di diffusione e la protezione che di conseguenza ricevono i loro ideatori. Si spera che il gioco non abbia altre pericolose conseguenze e che i genitori o gli amici si accorgano dei primi segnali, come nel caso dell’adolescente in Spagna.